Voleva far spegnere la musica un’ora prima

La chiamata ai carabinieri per la festa della Spolina. Interventi anche a Cavaglià e a Portula

Era convinto che l’autorizzazione per la musica all’Agrisound della Spolina fosse solo fino all’una di notte il cittadino che all’1,02, con rimarchevole tempismo, ha chiamato i carabinieri. I militari sono intervenuti per scoprire che in realtà la festa campestre aveva il permesso di proseguire fino alle 2 del mattino. È comunque arrivato un gesto di buona volontà da parte degli organizzatori che hanno accettato di abbassare un po’ il volume. Resta un episodio simbolico di come sia complicata la convivenza tra gli spettacoli all’aperto di qualunque genere e la tolleranza degli abitanti, almeno nel Biellese.

A Cavaglià i carabinieri hanno effettuato un sopralluogo al maneggio di cascina Monformoso, da cui sembrava arrivare una ragazza portata in ospedale perché aveva bevuto troppo. I militari hanno in effetti trovato una festa in corso con un gruppo di giovani che ha però dichiarato di non conoscerla. Non risultava essere presente nessun responsabile del maneggio. Sono ancora in corso gli accertamenti.

Sono intervenuti i carabinieri anche a Portula per far abbassare il volume a un uomo di 50 anni: i vicini avevano segnalato il disturbo provocato dalla musica che arrivava dalla sua casa. All’arrivo dei militari la situazione è tornata regolare: l’uomo è stato invitato a tenere il volume a un livello adeguato.

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