Aggressione in carcere

Detenuto straniero voleva scatenare una rivolta

Nuova aggressione al Carcere di Biella. Il fatto è accaduto nel pomeriggio di oggi, 15 luglio. A renderlo noto il segretario nazionale del SiNAPPe Raffaele Tuttolomondo: “Per la quarta volta un agente della Polizia Penitenziaria è stato ferito da un detenuto di origine straniera durante l’orario di servizio e ha riportato 15 giorni di prognosi. Nello specifico, il recluso ha cercato di strappare le chiavi delle celle al personale preposto per dar vita ad una protesta all’interno del reparto di isolamento, assieme ad un’altra persona. L’agente ferito ha dimostrato tutta la sua professionalità e ha saputo sventare il crimine in atto, così come i suoi colleghi che hanno subito dato l’allarme. Come SiNAPPe chiediamo una lode nei suoi confronti perché con senso del dovere ha impedito una situazione di potenziale rischio garantendo la sicurezza. Purtroppo, adempiendo al suo compito, ne ha pagato le conseguenze con il ricovero e le cure del nosocomio cittadino”. Per il carcerato, Tuttolomondo chiede “il trasferimento al di fuori della regione, assieme allo stop di nuovi detenuti. Dal 1° giugno 2024 ad oggi, infatti, sono stati assegnati a Biella 75 detenuti. Siamo preoccupati che un simile aumento possa mettere a repentaglio la sicurezza dell’istituto e del suo personale. Auguriamo una pronta guarigione al collega e auspichiamo che vengano messe in atto le misure predisposte dal Governo proprio per evitare simili accadimenti, già purtroppo registrati a livello nazionale in varie parti d’Italia”.

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