Biella, provano a strappargli il Rolex dal polso, poi scappano ma vengono identificati

La Squadra Mobile della Questura di Biella ha identificato e denunciato due romene, entrambe di 36 anni e residenti in un campo nomadi dell’hinterland milanese, come responsabili della tentata rapina di un Rolex, avvenuta a metà marzo, ai danni di un imprenditore biellese di 70 anni.
I fatti. L’uomo veniva avvicinato, all’uscita dell’ufficio in via Gramsci, da una delle due. Questa, dicendosi in difficoltà e di aver bisogno di un lavoro, allunga all’uomo un finto bigliettino da visita. E’ l’escamotage con cui si accerta del valore dell’orologio al polso della potenziale vittima. Il settantenne non da peso all’episodio e sale sulla sua auto. Quando arriva sotto casa, a pochi isolati di distanza, un’altra donna le si para davanti. Sembra voler chiedere un’informazione e lui abbassa il finestrino. Questa però senza andare troppo per il sottile si avventa sull’orologio cercando di strapparglierlo dal polso. Il proprietario fa resistenza riuscendo a impedire il furto ma resta ferito alla mano. La ladra scappa e la vede salire su una Golf.
Questo elemento sarà determinante nelle indagini. Grazie alla videosorveglianza gli agenti verificheranno che la stessa vettura era presente anche sotto l’ufficio. Dalla targa si risale al proprietario, ma è un’intestazione fittizia. Vengono allertate le forze dell’ordine di Piemonte e Lombardia. La Golf viene fermata a Magenta dalla polizia municipale. A bordo ci sono due donne un un uomo. Le fotografie delle due vengono mostrate al biellese che le riconosce. Conseguentemente scattano le denunce. Indagini sono in corso per verificare il ruolo del terzo.

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