Ancora problemi al carcere di Biella. Ieri è arrivata una nota dal sindacato SiNAPPe: «Come già ampiamente e ripetutamente denunciato dal SiNAPPe, nonostante le diverse delibere favorevoli delle Commissioni Arbitrali Regionali per aver più volte violato l’Accordo Nazionale Quadro, malgrado la condanna da parte del Tribunale del lavoro di Biella per condotta antisindacale a seguito di denuncia da parte dello scrivente, la Direzione della Casa Circondariale in parola, continua imperturbabile a violare la normativa vigente. Al tutto si aggiunge una cronica carenza di personale ed una giudicabile gestione di quello in forza, gravata da una disorganizzazione del servizio che necessita con estrema urgenza di intervento al fine di non abbandonare i poliziotti penitenziari operanti nelle sezioni detentive; questi al momento si trovano a gestire da soli, circa 90 detenuti, subendo continue violenze psicologiche e fisiche, che spesso portano a diversi giorni di prognosi mediche. Proprio per questo motivo, alla vigilia delle festività natalizie i poliziotti temono di non poter raggiungere le famiglie per festeggiare (cosa questa che crea un notevole malcontento), considerato che il numero del personale effettivo è veramente esiguo. La mancata presenza fissa della carica di Direttore e Comandante rende l’Istituto piemontese una “nave allo sbaraglio”; gli assistenti capo sono costretti a svolgere le funzioni di Sorveglianza Generale/Vice comandante, al posto degli ispettori. La situazione è critica e preoccupante, pertanto il SiNAPPe confidando nella vicinanza del Sottosegretario On. Andrea Delmastro (da sempre al fianco della Polizia Penitenziaria) auspica in un incremento cospicuo di personale, di ogni ordine e grado presso la Casa Circondariale di Biella. Inoltre stante quanto fin qui lamentato, appare necessario chiedere la revisione del P.C.D. affinché la Casa Circondariale di Biella venga riconosciuta sede disagiata».
© RIPRODUZIONE RISERVATA