Dà fuoco al materasso. Ancora tensioni in carcere

Allarme rientrato grazie all’intervento della polizia penitenziaria. Tre agenti però sono stati esposti al fumo. Per il sindacato SiNAPPe la situazione è insostenibile»

Ancora tensioni nel carcere di Biella. Oggi, venerdì 13 settembre, è infatti divampato un incendio che ha messo a rischio l’incolumità dei detenuti e del personale di polizia penitenziaria. A dare fuoco a un materasso, nel corridoio della sezione, è stato un detenuto di origini extracomunitario.

L’immediato intervento del personale della polizia penitenziaria ha evitato che il gesto potesse avere gravi conseguenze.

Raffaele Tuttolomondo, segretario del sindacato SiNAPPe dichiara:«Il personale, nonostante le difficoltà operative e la cronica carenza organica, è intervenuto immediatamente per spegnere le fiamme e mettere in sicurezza la popolazione detenuta, facendola evacuare dalle camere di pernotto. Tuttavia, il prezzo di questo gesto eroico è stato alto: tre agenti sono stati esposti al fumo durante le operazioni e sono stati successivamente trasportati in ospedale per accertamenti. Attualmente sono sotto osservazione medica».

Tuttolomondo aggiunge: «Il SiNAPPe da anni denuncia le gravi criticità organizzative che affliggono la Casa Circondariale di Biella. La situazione è insostenibile per il personale di Polizia Penitenziaria, che quotidianamente affronta insulti, minacce, aggressioni e ora anche episodi gravi come quello di stamani. Ulteriore elemento di preoccupazione è rappresentato dal fatto che gran parte dei turni di servizio sono espletati dai neo-agenti, che da poco hanno terminato il corso di formazione; quest’ultimi non riescono ad avvalersi di un adeguato supporto da parte di personale esperto. Attualmente, solo sei ispettori, provenienti da altri Istituti ed una decina di agenti con maggiore esperienza si trovano a dover fronteggiare le numerose problematiche del penitenziario, aggravate ulteriormente dall’ampliamento di alcuni reparti».

Prosegue Tuttolomondo:«In un contesto così critico, il SiNAPPe si unisce alla richiesta di una riorganizzazione immediata del lavoro all’interno dell’Istituto, con l’assegnazione di sottufficiali e di un Comandante in pianta stabile, al fine di garantire la sicurezza della struttura e tutelare tutto il personale. Il SiNAPPe continuerà a vigilare e a denunciare situazioni di pericolo in supporto dei poliziotti penitenziari, che ogni giorno operano in condizioni sempre più difficili e rischiose».

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