Dalle Alpi alle Ande: successo per la serata di Montagna Amica. Presentato il progetto per monitorare i ghiacciai della Cordillera Real.

Sono stati tanti gli appassionati di montagna che venerdì sera, 19 gennaio, hanno colto l’invito di “Montagna Amica” e di “Mani Aperte Kamasa”  e hanno affollato l’auditorium Biverbanca per la serata di presentazione e promozione del “Progetto Ghiaccio Chachacomani” in Bolivia.   I volontari  del Servizio Glaciologico Lombardo (Sgl), hanno raccontato cosa prevede l’iniziativa che avrà come partner privilegiato la missione di padre Antonio Zavatorelli (padre Topio) a Peñas.

Per cinque anni (2018-2023) si monitoreranno i ghiacciai della Cordillera Real e per questo compito si formeranno i ragazzi indigeni impegnati all’Universidad Catolica Campesina.

Di grande rilievo è il ruolo del Politecnico di Milano, sopratutto per quanto riguarda gli aspetti scientifici.

Il progetto nei dettagli:


IL PROGETTO DEL SERVIZIO GLACIOLOGICO LOMBARDO

Studio e monitoraggio del ghiacciaio Chachacomani (Cordillera Real – Bolivia) 2018-2023. Spedizione scientifica con finalità umanitarie.


Molti ghiacciai Boliviani, come anche il Chachacomani, non sono mai stati studiati e non hanno un programma di monitoraggio. Rivestono però un ruolo molto significativo per comprendere l’entità dei cambiamenti climatici globali e locali, ma soprattutto rappresentano un’importante riserva idrica. Si stima infatti, che più del 60% dell’acqua che alimenta le riserve della città di La Paz (capitale governativa della Bolivia) ed El Alto (nuova città satellite in espansione sull’Altiplano Boliviano), complessivamente circa 2 milioni di abitanti, derivi proprio dallo scioglimento dei ghiacciai della Cordillera Real. Negli ultimi anni, le due città, sono state colpite da periodi di prolungata siccità durante i quali la distribuzione dell’acqua è venuta spesso a mancare. Da novembre 2016 le riserve idriche di La Paz sono state dichiarate ai minimi livelli e il successivo razionamento ha generato forti tensioni sociali. La richiesta d’acqua è sostenuta anche dalla forte crescita demografica. L’area urbanizzata di La Paz riceve continui flussi migratori di giovani che abbandonano i loro villaggi, situati nell’Altiplano, a 4000 metri, per fuggire da condizioni di vita difficili e con poche opportunità di lavoro. Il progetto del Servizio Glaciologico Lombardo (S.G.L.), si prefigge, mediante indagini glaciologiche, rilievi con GPS, Droni e analisi da Remote Sensing, di stimare e valutare il potenziale delle riserve idriche disponibili sia come volume di ghiaccio presente sul Chachacomani sia come apporti nevosi annuali. Oltre a questo, il progetto prevede, in collaborazione con la missione cattolica di Peñas, paesino sull’Altipiano di La Paz, di dare un contributo alle popolazioni residenti organizzando corsi di medicina di alta quota, glaciologia e topografia rivolti particolarmente ai giovani studenti della facoltà di Geologia ed alla Scuola di Turismo e Sport di Avventura di Peñas. Questi ragazzi, in futuro, coordinati dall’Università di La Paz, si occuperanno dello studio e del monitoraggio dei loro ghiacciai o come guide Andine ed accompagnatori, guideranno i turisti sulle loro montagne. Una soluzione in più per creare nuove opportunità lavorative, promuovere il turismo e ridurre le migrazioni verso le città.




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