L’inchiesta, partita da una soffiata, ha portato gli agenti della Squadra Mobile diretta dal commissario capo Marika Viscovo a scoprire un giro di vendita e consumo di anabolizzanti proibiti. Al centro vi sarebbe una palestra del Novarese.
Le indagini, partite a Biella, hanno visto la perquisizione dell’abitazione di D. S., 41 anni, appassionato di pesistica, residente in città. Gli agenti qui hanno trovato 12 fiale di anabolizzanti, tra cui anche del nandrolone, sostanza questa ritenuta stupefacente.
Ricostruendo le sue frequentazioni i poliziotti sono arrivati alla palestra dove solitamente si allena. Anche lì gli agenti hanno trovato sostanze proibite in fiale e siringhe. Il titolare è D. M. L., 52 anni, preparatore atletico. Una busta con lo scontrino di una farmacia ha richiamato l’attenzione degli investigatori: dentro, anche qui, sostanze dopanti. Tramite la farmacia gli agenti sono risaliti all’acquirente, un vercellese R. R., 41 anni. Alcuni farmaci erano stati acquistati dietro prescrizione medica, altri no. La successiva perquisizione domiciliare di questo faceva rinvenire altre fiale.
Per tutti è scattata la denuncia di ricettazione mentre il solo titolare della palestra dovrà rispondere, per il suo ruolo di preparatore atletico, del reato di utilizzo o somministrazione di farmaci o di altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti.
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