I libri antichi dei La Marmora sono tornati a casa

Questa mattina la cerimonia di consegna al discendente da parte dei carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale.

Ritorneranno nell’antica biblioteca di famiglia, sei volumi risalenti al 1775 appartenenti al casato La Marmora, discendenti dell’illustre Generale Alfonso La Marmora (1804-1878), figura di spicco del Risorgimento italiano. I beni sono stati sequestrati dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Torino, nel corso di un’indagine avviata nel 2021 e tuttora in corso.

I volumi, che sono parte di una collana più ampia ancora incompleta, appartengono al fondo La Marmora sin dal 1848. Sono stati individuati su una piattaforma digitale specializzata nel commercio librario, dove erano stati posti in vendita con altri beni sottratti a biblioteche pubbliche/private e ad istituti religiosi del Piemonte.

Gli stessi, sono parte del cospicuo corpus librario costituito da oltre 7.000 volumi. La loro identificazione è stata possibile avendo riscontrato la presenza del timbro riportante lo stemma nobiliare della famiglia La Marmora, e dai numeri d’inventario attestanti la loro collocazione nella biblioteca. Sconosciute le circostanze della sottrazione, collocabile temporalmente negli anni ottanta, come emerso a seguito dell’inventariazione dei beni.

Il rintraccio delle opere sul mercato, ha consentito ai militari del Reparto specializzato dell’Arma di raccogliere le prove del reato di ricettazione, consentendo alla Procura della Repubblica di Torino di emettere un decreto di perquisizione a carico di un collezionista ravennate di testi antichi, dedito anche al commercio online. Grazie all’intervento dei militari dell’Arma, è stato possibile impedire la vendita dei testi ad acquirenti fuori dal territorio Nazionale, aspetto che ne avrebbe reso complesso rintraccio.

La restituzione di questi volumi antichi, rappresenta perciò un’occasione per illustrare l’attività di contrasto del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Torino.

Nell’anno 2023 il Nucleo di Torino ha tracciato, controllato ed esaminato 3800 beni e opere d’arte, recuperando 7181 beni culturali, di cui 3125 nel settore libra rio/archivistico, 13 armi antiche, 26 gioielli antichi, 194 opere pittoriche, 145 sculture e 3420 reperti archeologici e 2338 reperti numismatici provenienti da scavi clandestini. Il valore stimato sul mercato delle opere recuperate nel 2023 è di oltre 200 milioni di euro. Sono 685 le opere false o contraffatte poste in sequestro per un valore stimato sul mercato di oltre 400.000,00 €.

Particolarmente interessante, tra i dati della statistica criminale nelle regioni Piemonte e Valle d‘Aosta, è la diminuzione del numero dei furti.

Le attività investigative condotte attraverso i controlli agli esercizi antiquariali, gallerie d’arte, siti web ed i controlli doganali in collaborazione con le Agenzie Dogane e Monopoli verso i confini della Francia e della Svizzera, hanno consentito di deferire in stato di libertà 39 persone per reati contro il patrimonio culturale, tra cui l’illecita esportazione di beni culturali.

Degna di nota inoltre, è l’avvenuta restituzione, nei primi mesi del 2023 di alcuni reperti archeologici alle Ambasciate della Colombia e dell’Ecuador. Gli antichi manufatti, sono stati rintracciati sul mercato illecito dei “souvenir” importati nel territorio italiano dagli Stati di appartenenza, attraverso abili occultamenti tra le merci in transito, che hanno consentito di eludere i controlli di frontiera. L’efficace intervento dei militari del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Torino e la successiva collaborazione con gli addetti culturali degli Stati di provenienza, hanno consentito il recupero e la restituzione dei preziosi oggetti devozionali, che attraverso le sedi diplomatiche in Italia, faranno rientro nei paesi di appartenenza, per la pubblica fruizione.

La riconsegna dei beni librari al proprietario Francesco Mori Ubaldini degli Alberti La Marmora, è avvenuta questa mattina, martedì 14 maggio, in una cerimonia all’interno del prestigioso Palazzo La Marmora alla presenza del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Biella Colonnello Marco Giacometti e del Comandante in del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Torino Luogotenente C.S. Cristian Lo Iacono.

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