Incidente di Busonengo, torna libero il conducente della Bmw. Più tempo per le perizie

Hernan Wellington Lanas Orellana è tornato libero. Nei suoi confronti è stato disposto l’obbligo di dimora, con rientro non oltre le 21 e di firma quotidiana dalle forze dell’ordine. Il giovane era ai domiciliari da quella notte di giugno in cui, a Busonengo, al volante della sua Bmw, si schiantò contro la Lancia Y su cui viaggiavano quattro ragazzi biellesi, tutti di Chiavazza. Tre di loro, Raffaele Petrillo e Alessandro Messina, entrambi di 17 anni, e Carmine Marotta di 22, morirono nell’impatto. Stefano Tiani è ancora ricoverato in gravi condizioni in un centro di recupero. Martedì a Vercelli si è svolta l’udienza preliminare che si è conclusa con un rinvio.
Il perito incaricato ha infatti chiesto altri sessanta giorni di tempo, necessari per esaminare le centraline delle due auto, come richiesto dai difensori di Orellana. Secondo la prima ricostruzione effettuata dai carabinieri subito dopo lo scontro, sarebbe stata la Bmw di Orellana, ad aver invaso la corsia su cui viaggiava l’utilitaria guidata da Tiani, con cui i ragazzi stavano tornando dalla discoteca Il Globo. Sarebbe inoltre risultato positivo al test alcolemico. Una versione contestata dai difensori dell’indagato. La decisione del giudice di accogliere la richiesta della difesa e revocare la misura dei domiciliari ha creato disappunto tra i familiari delle vittime.

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