La Procura in ospedale: «Siu non può ancora parlare»

Bisogna quindi ancora attendere perché la donna possa raccontare agli inquirenti cosa sia accaduto la mattina del 16 maggio nella villetta di Chiavazza

I miglioramenti di Siu, Soukaina El Basri, l’influencer 30enne, finita in come lo scorso 16 maggio per una profonda ferita al petto, sono lenti e fino ad ora non hanno permesso agli investigatori di poterla incontrare e chiedere a lei la ricostruzione di quello che è accaduto nella villetta di strada Regione Croce. La sua testimonianza è giudicata fondamentale per risolvere il giallo che per ora vede come unico indagato il marito Jonathan Maldonato. A suo carico la Procura contesta i reati di tentato omicidio aggravato, violazione dei sigilli, maltrattamenti in famiglia.

L’uomo ha sempre negato ogni coinvolgimento. Soukaina El Basri, prima di perdere coscienza, ai sanitari del 118 e ai medici del pronto soccorso, aveva raccontato di essersi ferita da sola cadendo sullo spigolo di un mobile. Versione che, sostenuta inizialmente anche dal marito, è stata ritenuta inverosimile. Il marito aveva poi raccontato di un presunto gesto anti conservativo. Ieri il procuratore capo Teresa Angela Camelio e il sostituto Paola Francesca Ranieri hanno provveduto a verificare personalmente le condizioni di salute di Soukaina El Basri, attualmente ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale degli Infermi di Biella. La donna inizialmente era stata ricoverata all’Ospedale Maggiore di Novara. In un comunicato della Procura si legge: «Gli inquirenti sono stati introdotti, con i dovuti presidi medici, dal personale del reparto nonché dal consulente tecnico nominato da questo Ufficio, che ha assistito a tutta la durata dell’incontro, al fine di tutelare le condizioni psico-fisiche della paziente ed evitare che potesse essere sottoposta a stress emotivi incompatibili con le sue condizioni di salute». L’incontro ha permesso di appurare - lo si legge sempre nel comunicato - che «lo stato generale della paziente è apparso, ad oggi, incompatibile con l’assunzione di una testimonianza, con l’auspicio, nel suo esclusivo interesse, di un deciso e completo miglioramento».Il comunicato si conclude laconicamente con una frase di rito: «indagini proseguono a ritmo serrato

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