Liti in famiglia, tra vicini e nei locali

Diversi interventi dei carabinieri per calmare i “bollenti spiriti”

Ancora diversi diverbi nelle ultime ore.
A Occhieppo Inferiore il proprietario della Ciclo Officina, aperta solo quattro giorni alla settimana e che si occupa di riparare gratis le biciclette, ha telefonato ai carabinieri per segnalare che si è presentato un 21enne di origine marocchina, ospite del dormitorio, che voleva entrare e ha iniziato a minacciare i gestori dell’attività: quest’ultimo pretendeva una bici, anche se appunto l’associazione era chiusa. L’intervento dei militari ha permesso alle parti di trovare un accordo e il richiedente ha ottenuto una bici sostitutiva per recarsi al lavoro.
Due vicine di casa hanno invece iniziato furiosamente a litigare a Piedicavallo. Dalle parole si sarebbe poi passati ai fatti perché tra le donne vi sarebbe stata una colluttazione, che ha richiesto l’intervento dell’ambulanza oltre che dei carabinieri. Si è trattata dell’ennesima lite tra le due donne, una di 49 anni e una di 64 anni, per problemi di vicinato e diritti di passaggio su una stradina posteriore alle loro abitazioni. Entrambe sono state trasportate per accertamenti in ospedale sull’unica ambulanza disponibile.
A Valle San Nicolao litigio tra il gestore dell’Arci Brovato e un cliente, che starebbe recando disturbo e non vuole allontanarsi. Motivo del dissidio la restituzione di alcuni utensili da lavoro.
Liti verbali anche a Biella, tra due persone di origine marocchina; e tra due uomini entrambi di 51 anni che abitano in una corte e hanno problemi di convivenza tra le parti comuni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA