Morte dell’insegnante Tognatti: la Procura sequestra il lotto ABV5811 di AstraZeneca

Arriva il sequestro del lotto di vaccino AstraZeneca da parte della Procura di Biella dopo la morte dell’insegnante Sandro Tognatti.

Ecco il testo del comunicato della Procura firmato da Teresa Angela Camelio.

«In data odierna, a seguito del decesso di Tognatti Sandro del 14.3.2021 cui era stato inoculato il vaccino anti Sars – CoV – 2 prodotto dalla società “AstraZeneca”, la Procura della Repubblica di Biella, previa apertura di procedimento penale contro ignoti in ordine al delitto p. e p. dall’art. 589 c.p., ha proceduto al sequestro preventivo d’urgenza sull’intero territorio nazionale del lotto ABV5811, cui apparteneva la fiala di vaccino somministrata». La nota poi prosegue specificando: «Il provvedimento interviene a seguito della decisione della Regione Piemonte di sospendere “momentaneamente” la somministrazione del vaccino “AstraZeneca” rientrante nel lotto ABV5811, in attesa delle decisioni dell’Autorità Giudiziaria e della Commissione di Vigilanza del Farmaco». La Procura «precisa che il provvedimento cautelare è stato attuato in quanto, sebbene allo stato non vi sia alcuna evidenza scientifica che permetta stabilire con certezza la sussistenza di fattori causali o concausali tra la somministrazione del vaccino “AstraZeneca” e il decesso di Tognatti Sandro, tuttavia, la concomitanza temporale tra il decesso del predetto e la somministrazione del vaccino rientrante nel lotto ABV5811, unitamente all’assenza di patologie pregresse o concomitanti “gravi”, non può escludere – allo stato – la sussistenza di nesso eziologico tra i due fenomeni e la conseguente ravvisabilità del delitto ipotizzato;
- L’accertamento della sussistenza di tale nesso eziologico richiede necessariamente l’espletamento di un’autopsia, la quale stabilirà le cause del decesso; tali accertamenti, tuttavia, richiedono delle tempistiche che – seppur accelerate a fronte della gravità del fenomeno – non collimano con la campagna di vaccinazione, la quale è tutt’ora doverosamente in atto».
Infine: «Occorre quindi evitare che la prosecuzione delle relative somministrazioni sull’intero territorio nazionale possa causare ulteriori conseguenze (lesive o mortali), le quali vanno certamente evitate finché non si raggiunge completa certezza in ordine alla non riconducibilità del decesso di Tognatti Sandro alla predetta somministrazione».

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