Morte Tognatti. Dalle prime indiscrezioni l'autopsia indicherebbe decesso per infarto. Nessuna conferma dalla Procura. Atteso un comunicato

Sono arrivate poco fa da alcune fonti di stampa le prime indiscrezioni sull'esito dell'autopsia, svolta questa mattina dal professore Roberto Testi, sul corpo di Sandro Tognatti, il professore di musica porto a 57 anni domenica, a distanza di 17 ore dalla somministrazione della prima dose del vaccino AstraZeneca. L'uomo sarebbe morto a seguito di un infarto e non sarebbe stato riscontrato alcun collegamento esplicito tra la morte e la vaccinazione.
Sulla questione però poco fa è stata la Procura di Biella a non confermare la notizia, in attesa dell'esito completo dell'esame autoptico. Dall'ufficio del Procuratore Teresa Angela Camelio è atteso un comunicato nel pomeriggio.
L’esame di stamattina è durato più di due ore. Nei prossimi giorni si attende l'esito dell'esame sui tessuti prelevati dal professor Testi che è medico legale e presidente del Comitato tecnico-scientifico dell'Unità di crisi della Regione Piemonte per l'emergenza Coronavirus.
La notizia rilanciata dalla stampa della possibile morte per infarto del professore di Cossato è stata ripresa anche dal virologo Roberto Burioni che afferma: «La morte cardiaca colpisce circa 50mila persone ogni anno nel nostro Paese. A questo sfortunato è capitato il giorno dopo la vaccinazione. Forse prima di gettare nel panico le migliaia di persone vaccinate con il lotto incriminato bisognava rifletterci un attimo».
Sulla morte di Tognatti la Procura di Biella ha aperto un fascicolo che ipotizza, al momento a carico di ignoti, l'omicidio colposo. Non sono previste analisi, intanto, sulle dosi di AstraZeneca sequestrate in tutta Italia dai carabinieri del Nas. Il provvedimento è stato infatti disposto dal procuratore Teresa Angela Camelio a scopo cautelativo.

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