Non le dà la i soldi, droga la madre col metadone

Avvelena la madre somministrandole del metadone che lei stessa assume essendo tossicodipendente. Questo è solo l’ultimo episodio di violenza nei confronti del genitore che alla donna, 33 anni, è costata una serie di misure cautelari che vanno dall’allontanamento dalla casa familiare, al divieto di avvicinamento e all’obbligo di indossare il braccialetto elettronico. Proprio la dipendenza dagli stupefacenti da parte della figlia è all’origine del dramma vissuto da una famiglia biellese. Deve essere costato molto alla madre denunciare la propria figlia ma ne andava della sua incolumità fisica. E forse, arrivati a quel punto, il suo è stato un gesto d’amore. La convivenza tra madre e figlia negli ultimi mesi si era fatta sempre più difficile per via delle continue richieste di denaro che quest’ultima rivolgeva con insistenza al genitore. Al rifiuto oppostole la figlia inveiva contro la madre con insulti, minacce e più di una volta sarebbe arrivata ad alzarle contro le mani. C’è anche un referto medico a provare questa situazione di disagio crescente. A seguito di un’aggressione, l’ennesima, subita da parte della figlia, la madre aveva fatto ricorso alle cure del 118 e i medici nel referto le avevano diagnosticato una prognosi di tre giorni per traumi ed ecchimosi. C’è poi stato l’episodio più grave del tentativo di avvelenamento. La figlia le ha fatto assumere a sua insaputa del metadone, un oppioide sintetico usato in medicina come anti dolorifico ma utilizzato anche per ridurre l’assuefazione nella terapia sostitutiva della dipendenza da stupefacenti. La donna avrebbe iniziato a star male e si sarebbe reso necessario un nuovo intervento dei sanitari. A seguito di questi fatti sono iniziate le indagini da parte della Procura che hanno portato alla richiesta di misure cautelari firmate dal Gip. Nei prossimi giorni la 33enne, difesa dall’avvocato Sergio Gronda, comparirà davanti al giudice per la convalida delle misure.