Raffica di liti: uno finisce al Pronto Soccorso

Lite a Brusnengo tra un figlio e la madre, che richiede l’intervento dei carabinieri. È una situazione di tensione che si protrae da tempo. All’arrivo dei militari le parti si sono tranquillizzate.
A Occhieppo Inferiore una cliente, una donna di 59 anni, ha iniziato a litigare con l’impiegata, una donna di 47 anni, all’ufficio postale: motivo del contendere una raccomandata, che non poteva essere consegnata in quanto erano scaduti i termini.
Sempre a Occhieppo Inferiore altra lite tra vicine di casa: pare che una delle due abbia chiuso con un lucchetto il cancello dell’accesso in comune, impedendo così a un camion di scaricare il gpl. Anche in questo caso la situazione di tensione va avanti da tempo, con varie denunce, querele e segnalazioni. A richiedere l’intervento dei carabinieri è stata una delle due donne, di 63 anni.
Quarto diverbio a Candelo, che ha coinvolto un ragazzo tunisino di 26 anni, un altro uomo di italiano di 32 anni e un 31enne cubano, tutti domiciliati in zona. La lite sarebbe nata perché il 32enne avrebbe chiesto a uno degli altri due una sigaretta, ricevendo un rifiuto e una spinta. A quel punto si sarebbe scatenata lite con tanto di rissa, tanto che uno è finito al Pronto Soccorso e dopo gli accertamenti è probabile che almeno una persona venga deferita in stato di libertà per lesioni personali. Il cittadino cubano era inoltre privo di documenti.
Quinta lite a Biella tra una donna e una figlia: sul posto la polizia.