«Non doversi procedere in ragione dell'accertata irreversibilità dell'incapacità di stare in giudizio dell'imputato», così il giudice Valeria Rey ha mandato prosciolto il 47enne accusato di rissa aggravata, tra i protagonisti del violento scontro tra famiglie avvenuto tra anni e mezzo fa al Villaggio La Marmora.
L'uomo, al culmine del litigio, si era visto puntare al volto una pistola, una Beretta calibro 6 e 35 risultata poi rubata a Torino e acquistata per 300 euro sul mercato nero. Da quella pistola partì un colpo che lo colpì al viso provocandogli lesioni gravissime.
Per quel fatto è già stato condannato Stefano Bottone. All'origine della rissa sembra vi sia stata una faida familiare dovuta a un matrimonio negato tra due giovani appartenenti a clan rivali. La violenza registrata nel quartiere non si ricordava e aveva messo in allarme le forze dell'ordine. Ci sarebbero poi stati strascichi nei mesi seguenti.
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