Schiaffeggiò e minacciò l’assessore: condannata

La donna è stata riconosciuta semi inferma. Nel mirino l’assessore Scaramuzzi

Aveva schiaffeggiato l’assessore alle Politiche sociali Isabella Scaramuzzi e l’aveva minacciata di morte. A distanza di oltre tre anni dai fatti l’autrice delle minacce è stata condannata a otto mesi di reclusione, pena commutata ai domiciliari in virtù della riforma Cartabia. La donna, 50 anni, era accusata di minacce, di resistenza a pubblico ufficiale e di danneggiamento. La pena è stata mite in considerazione della scelta del rito abbreviato e del riconoscimento di una serie di attenuanti tra cui la semi infermità mentale. La cinquantenne è stata rappresentata in giudizio dall’avvocato Giorgio Triban. Bisognosa di tutela legale, la donna aveva come amministratore di sostegno l’assessore Scaramuzzi. Da tempo la perseguitava con telefonate e messaggi dal tenore oltraggioso e di minaccia. La donna pretendeva elargizioni di denaro più generose rispetto a quelle previste. Era l’11 gennaio 2021 quando la donna si era presentata negli uffici comunali di via Tripoli, sede dell’Assessorato ai Servizi Sociali. Con violenza la donna si scagliava sulla porta dell’ufficio tirando un calcio e mandando così in frantumi il vetro. Successivamente se la prendeva con gli agenti della polizia municipale intervenuti per calmarla. Contro di loro sputava, li insultava e li minacciava di contagiarli con una malattia di cui lei si diceva affetta. Nei mesi antecedenti all’aggressione l’assessore aveva dovuto cambiare il numero di telefono e aveva dovuto cambiare le sue abitudini come evitare di uscire di casa sola.

© RIPRODUZIONE RISERVATA