Sta bene la donna soccorsa ieri al Bocchetto Sessera

Sta bene la donna, 45 anni, recuperata ieri sera, sabato 1 dicembre, dai volontari del Soccorso alpino e dai vigili del fuoco del nucleo Saf (Speleo-alpino-fluviale) sulla cresta del Bonom, montagna che divide la Valle del Cervo da quella del Sessera. Infreddolita non ha neppure voluto farsi accompagnare in ospedale. L'allarme era stato lanciato attorno alle 17. L'escursionista non era sola, con lei un amico di 49 anni. I due erano partiti sul mezzogiorno, con le ciaspole (racchette da neve), per raggiungere il Monticchio. Arrivati in vetta e vedendo che era ancora presto i due hanno voluto allungare la gita e, in cresta, hanno raggiunto la Pera Furà, una caratteristica roccia bucata che consente di vedere un bel panorama. Da qui hanno proseguito in direzione del Bonom nonostante non ci fosse alcuna traccia segnata e dovessero camminare nella neve fresca affondando fino alla vita. Lì sono stati sorpresi dal buio e si sono spaventati. La donna ha perso una ciaspola e si è trovata nel panico riuscendo più a proseguire. Alle operazioni di recupero hanno partecipato 11 volontari del Soccorso alpino e 3 vigili del fuoco. Raggiunti, i due amici sono stati rifocillati con alimenti e bevande calde, e poi sono stati accompagnati verso le baite dell'Artignaga dove sono stati caricati su un gatto delle nevi messo a disposizione dall'associazione Amici del fondo. Le operazioni si sono concluse attorno a mezzanotte. L'invito del Soccorso alpino è quello di calcolare bene i tempi e di frequentare la montagna con l'attrezzatura adeguata alla stagione. La giornata era fredda e muovendosi sulla neve jeans e pedule leggere non sono certo gli indumenti giusti.

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