La vita per la moglie era un inferno. Il marito e i due suoi cugini la trattavano quasi come se fosse una schiava. E se lei tentava di ribellarsi veniva minacciata ventilando l’ipotesi del ripudio. Per la cultura islamica, a cui lei appartiene, il ripudio l’avrebbe esposta all’emarginazione sociale.
Marito e cugini, difesi dall’avvocato Marco Romanello, sono stati giudicati colpevoli dei reati di maltrattamento e lesioni. Nei confronti del marito il giudice Anna Ferretti ha emesso una condanna a un anno e 10 mesi di reclusione. Ai cugini ha invece comminato, a uno una pena di un anno e sette mesi, al secondo di un anno e sei mesi. Gli imputati sono inoltre stati condannati al versamento di 7 mila euro di danni.
Il giudice deve aver considerato con severità le condotte dei tre uomini comminando delle pene superiori alle richieste del pubblico ministero. Nel processo la moglie si era costituita parte ci- vile con gli avvocati Ugo Fogliano e Guglielmo Ramella. Ora la difesa attende di leggere le moti- vazioni della sentenza ma appare quasi scontato il ricorso in appello. In passato il marito era già stato condannato in via definitiva per violenza sessuale sulla moglie.
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