Per liberarsi di quelle bottiglie trovate in cantina, una quindicina, mette un’inserzione sul sito subito.it chiedendo 45 euro. Forse neppure lui immaginava di venire contattato nella stessa giornata da un interessato che, purché la transazione si chiuda nell’immediatezza, perché deve fare un regalo, è disposto a pagarle 150 euro. Così il 58enne biellese segue le istruzioni del compratore e si reca al primo sportello Postamat con l’aspettativa di, una volta eseguite le operazioni indicate, trovarsi accreditati sul suo conto i soldi promessi. Errore questo che non deve mai essere commesso perché il venditore non deve, e questo va sottolineato, non deve fare alcuna operazione se non dare i propri estremi alla controparte cui spetta il versamento. Il malcapitato segue le istruzioni che gli giungono dall’altro capo del telefono e senza accorgersi effettua tanti versamenti prima su una carta, poi su altre due — gli si fa credere infatti che ci siano problemi sulle carte — fino a che si insospettisce e fatto l’estratto conto scopre di essere stato derubato di 4350 euro. A quel punto non gli resta che rivolgersi alla polizia. Le indagini portano a scoprire gli intestatari delle carte, un uomo residente a Como e una donna residente nel Bresciano, e l’intestatario dell’utenza telefonica. Quest’ultimo è poi risultato estraneo ai fatti perché vittima a sua volta della clonazione del numero.
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