Con Valeria Vavoom il centro è una galleria d’arte a cielo aperto
Arriva a Biella, sulle facciate e sui balconi, la mostra con 12 autoritratti dell’artista che usa le immagini per denunciare gli stereotipi
“Valeria is on tour now”: questo il titolo del nuovo progetto che sarà messo in campo da domani al 30 maggio grazie alla collaborazione tra la galleria BI-BOx Art Space, Apulia Center, (che a Ruvo di Puglia organizza Linea Festival), e Pro loco Biella e Valle Oropa. Le opere di Valeria Secchi, in arte Valeria Vavoom, saranno esposte sulle facciate e sui balconi delle case del centro di Biella. Valeria Secchi nasce a Sassari e fa tutto il percorso di studi in Sardegna, dove si laurea in filosofia con una tesi sulla definizione ontologica dell’opera d’arte nelle filosofie di Arthur Danto e Platone. Inizia ad esporre i primi progetti nell’isola madre per poi collaborare con spazi e curatori nel resto d’Europa. Nel 2020 Valeria Secchi, diventata Valeria Vavoom in arte, si trasferisce a Berlino dove ha la possibilità di conoscere la scena artistica del luogo e di formarsi al Berlin Art Institute. Nel 2021, Exibart la inserisce tra i 222 artisti emergenti su cui investire in una pubblicazione dedicata. Con riferimenti al fumetto e all’animazione, alla cultura pop e cinematografica, lei crea dei personaggi in tensione tra il comico e il tragico, in conflitto con un modello dominante, sia esso estetico, politico o sociale. Per quanto riguarda il progetto biellese, saranno dodici gli autoritratti esposti, in cui l’artista posa con ironia e sfrontatezza, denunciando il culto esasperato della bellezza e dell’opulenza contemporanea, evidenziando i concetti estetici odierni, in cui più si è lisci, giovani e perfetti, più si è belli. Nella sua poetica l’autoritratto non viene utilizzato per definirsi, ma per definire dei concetti, per urlare degli slogan di protesta. L’obiettivo del progetto è l’attivazione di un processo riflessivo, in cui lo spettatore è invitato ad indagare la complessità del quotidiano attraverso l’arte contemporanea, incontrando le immagini accese ed a volte disturbanti, potenziate anche dal fatto che non siano esposte in una galleria, ma sui balconi dei privati che hanno dato la disponibilità.
Irene Finiguerra, direttrice di BI-BOx Art Space, dice: «Nel caos visivo delle sue immagini emerge una narrazione ben definita: una storia fatta di desiderio di uniformarsi, di essere tutte uguali attraverso la chirurgia estetica, di essere sempre giovani e perfette, ma anche l’affermazione di un disagio, in cui le miserie quotidiane diventano motti, quasi ad esorcizzarne la reale ricaduta. Si dice che per affrontare un problema, bisogna prima saperlo definire, per poi risolverlo o superarlo. Valeria Secchi ci mostra che da artista della generazione Millennials ha vissuto e si è immersa nella tecnologia e nella società dei consumi veloci e voraci, li ha letti e compresi e così poi li ha inseriti nella sua arte per denunciarne i risvolti negativi». E ancora: «Le sue opere sono degli autoritratti in posa in cui si distacca dal suo io per trasformarsi in altro: uno specchio della società che la circonda. Presta il suo corpo e il volto per diventare la cartina tornasole delle identità occidentali e del consumo di massa attraverso i social. Utilizza la sua immagine come mezzo per denunciare il mondo a lei contemporaneo, fatto di tv commerciale, di social e venerazione per l’estetica. Nelle sue opere però non c’è dissociazione da sé, resta sempre ben visibile l’artista».
Il workshop con le scuole
Grazie alla collaborazione con Giuseppe Magrone, direttore di Linea Festival, nella giornata di venerdì l’artista autrice delle opere incontrerà a scuola e alla galleria BI-BOx i ragazzi per un workshop. Questo progetto si inserisce all’interno di un percorso composto da momenti espositivi e da incontri con artisti e addetti ai lavori dedicati al mondo della fotografia intrapreso da BI-BOx quest’anno. Per quanto riguarda il lavoro fatto da BI-BOx, è in corso l’esposizione con la galleria Raw Messina: One Love, visibile fino al 15 giugno.
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