È online il film “E noi zitti?”, lavoro collettivo di Antonio Canevarolo, Piergiorgio Clerici, Nicoletta Feroleto, Maurizio Pellegrini, Enrico Strobino, Federico Trombini su idea e progetto di Luigi Spina con la collaborazione di VideoAstolfoSullaLuna, Urban Kintsugi, Leo Angelini, Spazio Hydro.
Il film racconta la situazione di un sito cittadino molto noto: le Pettinature Rivetti, progettate dall’architetto Giuseppe Pagano nel 1939, sorgono all’angolo di via Carso e via Piave e rappresentano un esempio rimarchevole di architettura industriale razionalista. L’edificio fu concepito dal suo progettista come fabbrica a misura d’uomo, da non considerarsi semplice strumento di lavoro ma “opera d’arte, espressione di vita, manifestazione dello spirito”.
Dismessa all’inizio degli anni Novanta del Novecento la fabbrica, oggi in stato di completo abbandono, giace come un gigante silenzioso che accoglie il visitatore al suo ingresso in città. Su idea di Gigi Spina un gruppo di “creativi” ha unito forze e competenze per comporre un’opera collettiva che vuole portare consapevolezza su un luogo di importanza storica, porre l’attenzione sul degrado attualità.
Utilizzando il muraglione di cinta come “lavagna” i filmaker Piergiorgio Clerici e Maurizio Pellegrini, i fotografi Antonio Canevarolo e Federico Trombini, il musicista Enrico Strobino, l’artista grafica Nicoletta Feroleto hanno composto, in un video di 24 minuti, un “patchwork” visivo e sonoro fatto di tasselli/squarci nel muro che si aprono a raccontare il luogo sotto vari aspetti: l’architettura morale di Pagano, il “mito Rivetti”, la “città dei 15 minuti”, il lavoro quando c’era, l’abbandono e la memoria.
“E noi zitti?” riprende il titolo di un articolo polemico che l’architetto Pagano pubblicò su Casabella nel gennaio 1943, dove scriveva: «Noi da anni andiamo denunciando la brutale evidenza di una pessima urbanistica speculativa e di uno sfacelo compositivo». Di lì a poco Pagano sarà incarcerato per attività sovversiva e finirà i suoi giorni a Mauthausen, il 22 aprile 1945.
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