Frida Bollani: l’incanto della musica per dare voce all’anima e alla bellezza

Incontro con la giovanissima artista figlia d’arte, che giovedì si esibirà a Biella in una tappa della sua tournée internazionale

Giovedì la città avrà l’onore di ospitare a Palazzo Gromo Losa il concerto di Frida Bollani, giovane prodigio della musica italiana. Frida, figlia del celebre pianista Stefano Bollani e della cantante Petra Magoni, ha dimostrato di possedere un talento straordinario, capace di incantare il pubblico con la sua dote canora e musicale. Nata nel 2004, ipovedente, Frida è cresciuta in un ambiente ricco di stimoli artistici. Sin da piccola, il pentagramma musicale è entrato nella sua vita, iniziando così a suonare il pianoforte e a cantare con naturalezza. La sua formazione musicale è avvenuta sotto l’attenta guida dei suoi genitori, i quali l’hanno sempre incoraggiata.

Frida, il suo talento musicale è evidente e il suo percorso artistico è iniziato molto presto. Cosa l’ ha spinta a dedicarsi alla musica fin da bambina?

Sicuramente la componente familiare ha avuto un ruolo fondamentale nella mia formazione musicale. Fin da quando sono nata, sono cresciuta in un ambiente permeato di musica. Non è stata una strada che ho scelto forzatamente, ma una direzione naturale e ovvia per me. Nessuno mi ha spinto, semplicemente ho iniziato a studiare pianoforte e poi canto. Così sono diventata una pianista e cantante. Crescendo, ho avuto modo di abbracciare diversi strumenti quali sax, violino e chitarra. Spontaneamente poi, ho scelto il pianoforte.

Ha avuto un’educazione musicale molto variegata, dal pianoforte classico al jazz. Quali influenze sono state più importanti?

Le influenze più importanti sono state la mia mamma e il mio papà. Poi sicuramente ci sono stati artisti che mi hanno ispirata, come Oren Lavie, cantautore israeliano e tanti altri.

Ci sono artisti o generi specifici che hanno avuto un impatto significativo?

Uno dei miei principali punti di riferimento è Jacob Collier, cantautore e polistrumentista britannico. Ascolto molta della musica che piace ai giovani, anche se a volte mi ritrovo un po’ indietro rispetto alle ultime tendenze, specialmente quelle del 2016 e 2017. Questo perché mi dedico a un genere musicale diverso.

Il concerto a Biella fa parte di un tour italiano che ha avuto inizio a Amsterdam. Quali emozioni prova sul palco?

Le emozioni dipendono da molti fattori: dal pubblico, dal proprio stato d’animo, dall’empatia che si crea. Ho realizzato concerti anche quando ero stanca, e in quei momenti le emozioni provate variano molto. Ad esempio, nelle prime date di una tournée si è molto carichi, ma col passare del tempo la stanchezza si fa sentire. Tuttavia, in qualche modo si va avanti, perché la musica ti dà forza per continuare.

Quali saranno le tappe successive?

Dopo Biella, ci saranno concerti a Carpi e Parma, seguiti da una breve pausa a luglio, per poi riprendere a settembre.

Quali brani porterà a Biella?

Quest’anno ho voluto inserire dei miei pezzi inediti, perché per me è molto importante. Quando scrivo canzoni, ho un rapporto particolare con la creatività: ci sono periodi di blocco seguiti da momenti in cui riprendo a scrivere. In questo tour, grazie a nuovi strumenti digitali ed elettronici, posso lavorare con maggiore tranquillità.

Qual è stato il momento più memorabile della sua carriera fino ad ora?

Ci sono due momenti importanti nella mia carriera. L’esibizione al Quirinale è stata significativa e mi ha segnato profondamente, anche se non è stato l’inizio del mio percorso. Un primo punto di svolta è stato generato da un articolo pubblicato dal Corriere della Sera in cui ricordava la mia partecipazione al programma televisivo “Via dei Matti n.0”. Ancora prima della pandemia, nel mese di marzo, dovevo preparare il mio primo concerto a Marcialla. Per l’occasione amici e conoscenti sarebbero venuti ad ascoltarmi. Purtroppo, a causa del lockdown, il concerto è stato annullato. Nel 2020, quando hanno riaperto, ho debuttato al Giardino Scotto a Pisa. Frequentando il liceo musicale, quale migliore occasione per svolgere l’alternanza scuola lavoro realizzando un tour? E così sono ripartita.

Quali sono i prossimi progetti artistici?

Per il momento, voglio prendere un po’ di tempo per me e poi mi piacerebbe dedicarmi a vari progetti di vita. Ho un approccio da produttrice e dedico tempo alle mie idee. Ho diversi progetti in mente, tra cui la realizzazione di un possibile album. Tutto richiede tempo e va bene così. Inoltre, mi piacerebbe lavorare per rendere gli strumenti musicali più accessibili a tutti, soprattutto nel contesto delle persone non vedenti. La nostra strada non è semplice, ma è necessario avere gli strumenti giusti per vivere appieno. Attualmente vivo da sola e sono grata alla mia famiglia e agli strumenti che mi permettono di fare ciò.

Informazioni utili

Il concerto è stato organizzato dal Lions Biella Host, con il patrocinio della Città di Biella e in collaborazione conMicrosolchi e la Delegazione FAI di Biella. Tutti i proventi dell’evento saranno devoluti alle attività di servizio del Lions Biella Host.

Info e prenotazioni: [email protected].

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