I Dedalus tornano con “Palestina”:
musica per la pace

Marco Di Castri, Roberto Bevilacqua ed Enrico Grosso partecipano al progetto “International Artist for Gaza” del dj Mr Breadstick

Una grande opportunità colta nel migliore dei modi: questo è ciò che Marco Di Castri con il Dedalus Trio è riuscito a fare in merito al progetto International Artists for Gaza.

Il progetto per Gaza

Si tratta di un progetto nato da un’idea di Dj Grissino, conosciuto anche con il nome di Mr. Breadstick, che da metà ottobre 2023 ha iniziato a utilizzare le proprie capacità per fare del bene per le persone a Gaza: «Seguo i fatti della Palestina da quando avevo diciassette anni e ad ottobre dello scorso anno mi sono detto che era il momenti di fare qualcosa di concreto. Per questo motivo, insieme a mio fratello, ho pensato di creare una compilation di brani; così ho inviato più di ottocento mail in pochi giorni e coinvolto più di cinquanta artisti, che nel tempo sono cresciuti fino a superare i duecento. Il 12 agosto è uscito il settimo volume di queste compilation, in cui il Dedalus Trio ha inciso il primo brano, intitolato Palestina. Tutte le compilation sono disponibili sul sito “bandcamp” al costo di 10 euro l’una; ognuna contiene quattordici brani diversi e il ricavato viene utilizzato per opere di bene tramite associazioni che mandano fondi e aiuti direttamente in Palestina. In programma abbiamo una serata a Biella, sicuramente nei prossimi mesi avremo delle belle novità».

Il trait d’union con i Dedalus

Marco Di Castri è venuto a conoscenza di questa bellissima iniziativa grazie all’attività dei Dedalus, il trio musicale nato nel 1973. Una storia complicata, che dimostra quanto la vita possa essere sorprendente a volte: Dj Grissino lo scorso anno ha organizzato una mostra di vinili e ha trovato il primo disco dei Dedalus, dal titolo omonimo.

Dopodiché ha contattato Di Castri per proporgli un remix dei pezzi del trio e la relazione è continuata fino alla proposta di fare un brano per International Artists for Gaza.

La nuova formazione dei Dedalus è stata contenta di fare parte di questo progetto e così è nata Palestina, forse il brano più improntato su uno stile jazzistico della compilation: «In queste compilation c’è dentro musica di diversi generi, di tantissimi artisti che hanno voluto dare un proprio contributo» dice Marco Di Castri. «Il gruppo ha avuto diverse formazioni dal ‘73 ad oggi: inizialmente c’era mio fratello Furio, che ha intrapreso la carriera da contrabbassista classico un anno più tardi. Siamo stati un trio per diverso tempo; dal 2017 abbiamo coinvolto Roberto Bevilacqua e i Dedalus sono tornati a essere un quartetto con Fiorenzo Bonansone ed Enrico Grosso. Poi purtroppo è arrivato il Covid e Fiorenzo ha deciso di non proseguire con l’esperienza che necessariamente si era spostata completamente su internet. Quindi con Enrico e Roberto ci mandavamo le tracce e abbiamo proseguito con le sovraincisioni. Dopodiché quando siamo tornati a poter uscire, abbiamo ricostituito il trio, con il quale abbiamo fatto un concerto al Torino Jazz Festival. Adesso questa bella iniziativa di Dj Grissino ci ha coinvolti e abbiamo deciso di intitolare il nostro brano “Palestina”, perché ci sembrava il più semplice tra tutti i titoli ma nessuno lo aveva ancora utilizzato. Così abbiamo optato per questa scelta, per essere diretti e far capire subito agli ascoltatori di che cosa vogliamo parlare».

Un’occasione per riprendere un tema al centro della cronaca, in un modo diverso dal solito, ascoltando come artisti di stampo diverso sono riusciti a creare una sinergia importante, unendosi per un unico scopo.

E allora attenzione ai prossimi mesi, perché potremmo vedere degli appuntamenti a tema in questo senso, con i Marco Di Castri che ha già in programma di ritornare allo Spazio HYDRO, che ha riaperto lo scorso anno a Cittadellarte, dopo che la sede originaria era stata distrutta dall’alluvione del Cervo nel 2020.

Per acquistare i volumi di International Artists for Gaza si può cercare il nome della compilation su www.bandcamp.com.

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