Il legno dell’anima: in mostra le opere
di Guido Diemoz
Domenica sarà inaugurata esposizione delle sculture realizzate dall’artista valdostano: i suoi lavori in noce sono dedicati alla cultura rurale
In occasione della prima giornata della 22° edizione del Mercatino degli Angeli di Sordevolo verrà inaugurata domenica alle 10, nella sala consigliare del Comune di Sordevolo, la mostra “Il Legno dell’Anima”, dello scultore valdostano Guido Diemoz, visitabile fino al 15 dicembre. La mostra comprende una serie di sculture in legno di noce che raccontano il mondo contadino valdostano, le radici della cultura rurale con tutto un bagaglio di tradizioni e saperi preziosi. Attraverso le 12 opere che compongono l’esposizione, l’artista rivive e fa rivivere la dura vita alpina e pastorale, antichi mestieri, tradizioni contadine, scene di vita quotidiana vissute dall’artista stesso e serbate nella sua memoria.
In ogni opera chi la osserva potrà scorgere più anime, quella della materia prima, con le sue imperfezioni, venature e nodi, che sotto le abili mani dell’artista vengono integrate e valorizzate nella plasticità delle figure, quella di un territorio e della sua storia, e quella dell’artigiano di Doues, Diemoz, i cui valori sono inscindibilmente legati ad un faticoso mondo passato, non troppo lontano: «La mia produzione artistica ha come soggetto scene che ho vissuto, perciò rappresentano la mia anima, così come l’anima del territorio sotto molteplici aspetti» commenta l’artista. «Ora utilizzo solo legno di noce ma quando ho cominciato a scolpire, 50 anni fa, scolpivo il cirmolo, un legno molto più tenero, più dolce. Il noce valdostano, invece, è nobile, più compatto e per questo mi permette di scendere nel particolare, di fare un lavoro più fine sebbene la mia scultura sia grezza. Questa caratteristica dei miei lavori mi permette di integrare anche l’imperfezione: gioco con le venature, con le radici, non ho bisogno che il ceppo scelto sia perfetto, anzi, si dice che il difetto aggiunga valore. Ciò che condiziona la mia scelta è che il legno si adatti a ciò che ho in mente, ideato senza disegno di preparazione» e continua raccontando come in età matura si sia avvicinato alla scultura. «Io sono autodidatta. Il mondo della scultura mi ha sempre affascinato, infatti da ragazzino mi piaceva il legno e facevo già qualche piccolo lavoretto. Anni dopo, nel mio paese, hanno organizzato un corso di scultura, mi sono iscritto e l’insegnate mi ha esortato a continuare e così ho fatto».
Guido Diemoz nasce a Doues nel 1949. Comincia l’attività di artigiano del legno nel 1977, a 34 anni, acquistando nel tempo visibilità e apprezzamento crescenti tra gli appuntamenti annuali delle Fiere di Sant’Orso di Donnas e di Aosta che si svolgono in gennaio e che uniscono ai saperi e ai mestieri antichi, anche la produzione artigianale ed artistica di molti scultori del legno. Ha ricevuto a Donnas il primo premio del settore “scultura in legno” negli anni 2008, 2009, 2010 e nel 2019. Ha gestito per oltre vent’anni, con la moglie, Elvira Barmette, il ristorante tipico valdostano, “Lo Bon Megnadzo” di Doues. Si è perfezionato frequentando la Scuola Serale Regionale, tenuta dai maestri artigiani valdostani Margueret e Jordaney, mentre il disegno e le tecniche grafiche sono stati appresi con la frequentazione di Rollando Robino. La mostra “Il Legno dell’Anima” è visitabile tutte le domeniche dal 10 novembre al 15 dicembre e sabato 7 dicembre. All’inaugurazione sarà presente l’artista.
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