Il sogno fluttuante di Lorenzo Gnata
per il cioccolato Gobino
L’artista biellese tra i vincitori del bando GugArt3 indetto dalla famosa impresa torinese. «Un’emozione intensa, nata durante il residenziale»
Non smette di sorprendere la creatività di Lorenzo Gnata, il giovane artista biellese che sta collezionando successi in diversi contesti artistici, locali e nazionali.
L’ultimo riconoscimento proviene dal bando proposto dalla cioccolateria torinese Guido Gobino, prestigiosa realtà conosciuta a livello internazionale: in occasione del 60° anniversario di fondazione, il concorso GugArt3 proponeva un’open call rivolta a 9 artisti di tre categorie, ovvero arti visive, musica e scrittura. Lorenzo Gnata è stato selezionato per il settore artistico e ha partecipato con altri otto finalisti a un soggiorno residenziale di una settimana all’interno dell’azienda.
«Abbiamo visitato lo stabilimento nel mese di febbraio» racconta «e ognuno di noi ha avuto la possibilità di scoprire ciò che accade dietro le quinte delle lavorazioni. Abbiamo toccato con mano la qualità e la ricerca etica che caratterizzano la produzione di Gobino. Da quella esperienza, molto intensa, con la mentorship di Marinella Senatore, un’importante artista italiana, abbiamo sviluppato le nostre opere».
La creazione di Lorenzo Gnata è intitolata “Sogno di polvere, fango, inchiostro”. «È un lungo velo di tulle che rappresenta un nastro trasportatore su cui scorrono testimonianze, frasi dei dipendenti che abbiamo incontrato: parole che scivolano via come cioccolato».
Le opere di Gnata sono realizzate utilizzando la penna 3D: in questo modo all’eterea trasparenza del tulle viene abbinata la traccia delle frasi, materica e intensa. «In azienda si parla, anche i muri lo fanno, per trasmettere i segreti di un’arte insegnata ai Gobino e da loro trasmessa ai dipendenti. Le persone parlano di cacao, e, mentre ne parlano, lo toccano, lo lavorano, si sporcano, lo assaggiano; è acre, aspro, amaro, granuloso, caldo. La voce umana si fonde a quella meccanica dei macchinari, ai loro ritmi ripetitivi e ipnotici». La trasposizione visiva che Gnata ha creato nella sua opera è emozionante: «Come un sogno ad occhi aperti, immobile, fatto di cacao, generato con cura e destinato a scivolare via».
La premiazione
L’evento conclusivo di GugArt3 si è svolto mercoledì sera a Torino, con l’opening della mostra (resterà visitabile fino a domani sera) e la premiazione delle opere: per quanto riguarda la categoria delle arti visive, c’è stato un applaudito pari merito, incentivato dalla scelta dei tre finalisti (insieme a Lorenzo c’erano Chiara Nicoletti di Roma e Marta Ciolkowska, giovane polacca da anni residente in Sicilia) di condividere il premio, chiunque fosse stato il prescelto dalla giuria. «È stato emozionante» conclude Lorenzo Gnata «e molto gratificante anche per la presenza di moltissimi partecipanti».
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