La “Bürsch in festival” fiorisce in Valle Cervo

È iniziato lo scorso fine settimana “Bürsch in festival”, la nuova edizione degli spettacoli proposti dalla compagnia biellese Ars Teatrando in Valle Cervo: dopo la prima serata, sabato a Tavigliano, il viaggio prosegue con altre sette tappe in luoghi diversi della valle.

L’evento è organizzato dalla Fondazione Opera Pia Laicale del Santuario di San Giovanni d’Andorno, su iniziativa del “Centro di Documentazione Alta Valle Cervo – La Bürsch” e coinvolge i Comuni di Campiglia, Andorno, Miagliano, Tavigliano, Sagliano, Rosazza e Piedicavallo.

Filo conduttore di questa quarta edizione saranno le storie di emigrazione che hanno interessato gli abitanti della valle tra la fine del Cinquecento e la prima metà del Novecento.

“Gli emigranti della vallata: storie di emigrazione dalla Bürsch e dal fondovalle” è il titolo del percorso, che intende far riscoprire e valorizzare il patrimonio storico e umano legato alle storie di migrazione dei valligiani. Tutto nasce dalla ricerca storica e archivistica condotta da Anna Bosazza e Danilo Craveia, responsabili del Centro di Documentazione.

Le storie emerse dai documenti di Comuni e Parrocchie hanno offerto loro lo spunto per scrivere i testi che, nel corso delle varie serate, verranno messi in scena dagli attori di Teatrando.

«L’obiettivo» spiegano i due autori «è raccontare l’esperienza straordinaria vissuta da generazioni di valìt. Le carte conservate negli archivi segnano le tappe cronologiche e geografiche di un flusso ininterrotto di movimenti brevi o lunghi, di partenze e di ritorni, di nascite, nozze e morti avvenute lontano dalla patria. Ma quelle distanze, dalla Savoia alla Cina, dall’Argentina all’Africa, dalla Spagna agli USA, dai Balcani alla Siberia, non hanno interrotto i vincoli, ossia le radici profonde, che legavano i vallecervini alla loro terra natia. Fu una grande avventura di uomini, donne e bambini che superarono continenti e oceani per portare in mille luoghi diversi la stessa civiltà, la stessa competenza, la stessa passione per il lavoro».

Ogni appuntamento inizia alle 20.45 con la scena teatrale, sempre diversa e ispirata alle storie dei singoli paesi, e prosegue con una breve conferenza che approfondisce alcuni aspetti presenti nella scena (questa, all’occorrenza, può essere replicata). La serata si conclude con un intrattenimento di musica o danza con gli artisti di Opificiodellarte. I partecipanti vengono inoltre accompagnati a visitare edifici o angoli del paese che ospita la serata.

Il prossimo appuntamento è domani a Sagliano, davanti alla Chiesa della frazione Falletti. La scena “Bambini alla scoperta degli antenati emigrati”, interpretata da Rosalba Contaldo, Ilaria Gariazzo, Stefania Lazzarini e Pietro Raco con la regia di Paolo Zanone su testo di Danilo Craveia, immagina una scolaresca in visita al municipio per svolgere una ricerca sui Saglianesi emigrati in ogni parte del mondo. La serata si concluderà con la performance di danza di Ester Fogliano.

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