La città che vorrei: angoli di stupore
con l’artista Pamcoc

Da ieri alla stazione di piazza San Paolo a Biella c’è un nuovo manifesto ad accogliere i passanti, opera di Pamcoc, la seconda artista a sviluppare il tema di questa edizione del progetto Da cosa nasce cosa, La città che vorrei.

Si tratta di un progetto di BI-BOx Art Space a cura di Irene Finiguerra, realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella con l’obiettivo di avvicinare il pubblico al contemporaneo, all’arte e ai temi della quotidianità. La città che vorrei è il focus di questa edizione. Nella visione di Pamcoc, illustratrice e graphic designer, La città che vorrei nasconde dietro l’angolo angoli di stupore. A ogni incrocio si trasforma, cambiano le strade, i visi dei passanti, le insegne dei negozi, e si rivela sempre nuova agli occhi di chi la sa guardare. L’esposizione raccoglie il testimone dell’opera “Siamo Marea”, realizzata da Gec, per poi lasciare dal 4 novembre il posto a quella di Andrea Dalla Fontana.

L’incontro alla galleria BI-BOx

Sabato alla galleria BI-Box Art Space, dalle 10,30 alle 12,30 è in programma un momento di confronto con diversi interventi per raccontare la città attraverso la letteratura, il cinema e l’architettura. Storie, esperienze, visioni e suggestioni per immaginare la città “ideale”. Intervengono in quanto relatori i professori Chiara Pasqualini, Beppe Anderi e Massimo Favaretto, in dialogo con lo scrittore biellese Nicolò Bellon. L’appuntamento è in collaborazione con il Diecidecimi Art Festival. Si consiglia la prenotazione al numero 3925166749 o via mail [email protected].

L’incontro di sabato
alla libreria Giovannacci

A seguire alle 17,30 alla Libreria Vittorio Giovannacci, si tiene la presentazione del libro Bruno Munari (Corraini Edizioni, 2024) con l’autore Aldo Tanchis in dialogo con Andrea Dalla Fontana.

Nel suo saggio Tanchis si propone di delineare la poetica sottesa all’intera attività di Munari, personaggio unico e poliedrico, mettendo insieme le tre distinzioni classiche di “Munari-artista”, “Munari-designer” e “Munari-pedagogista”.

Ricercatore, scrittore e sceneggiatore, Tanchis parte dall’artista bambino, dalla sua vita nella campagna veneta, fino ad arrivare agli esperimenti artistici e alle opere che lo hanno reso famoso in tutto il mondo.

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