Le opere del museo chiuso trovano casa al Palazzone

Dal 29 marzo nella sede di Banca Patrimoni Sella la mostra “Dialoghi” con un allestimento inedito che mescola pittura e archeologia

Il Museo del Territorio di Biella è chiuso da giugno ma le sue opere troveranno spazio e respiro in un’altra sede: è quella del Palazzone di Banca Patrimoni Sella all’angolo tra via Arnulfo e via Seminari dove aprirà sabato 29 marzo la mostra “Dialoghi”. Ospiterà esclusivamente opere conservate al chiostro di San Sebastiano in un allestimento inedito che mescolerà la pittura moderna con l’archeologia. Longoni, Balla e Mirò sono gli autori menzionati nel sottotitolo dell’evento che sarà aperto al pubblico fino al 28 settembre. Ma, come ha spiegato nella conferenza stampa di presentazione la direttrice artistica di Banca Patrimoni Sella Daniela Magnetti, «sono molti i musei che hanno rinunciato al puro criterio cronologico per mettere insieme pittura e archeologia. L’esposizione darà il modo a una di aiutare a comprendere l’altra».

Il percorso offrirà ai visitatori quindi i manufatti archeologici delle necropoli di Biella e Cerrione, la pittura del Sedicesimo e Diciassettesimo secolo, i paesaggi piemontesi ottocenteschi con i dipinti del biellese Lorenzo Delleani per arrivare al Novecento di Klee, Ernst, Magritte, Chagall, Mirò, Balla, Fontana e al capolavoro “Riflessioni di un affamato” di Emilio Longoni, scelto per la copertina del catalogo e per i manifesti della mostra. «Con questa iniziativa» è stato il commento della vicesindaca e assessora alla Cultura Sara Gentile «ristabiliamo il dialogo tra museo e cittadinanza». Le opere più recenti erano state esposte per la prima volta al pubblico a San Sebastiano, ora chiuso per lavori di ristrutturazione, con l’allestimento della sezione storico-artistica inaugurato nel 2016. Per scelta degli organizzatori Comune e Banca Patrimoni Sella, con il contributo del gruppo Sella, l’ingresso sarà libero.

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