Palazzetto pieno con il cabaret di Brignano
Il comico romano è una garanzia di sold out. In scena a Cossato lo spettacolo per famiglie
Tra i tanti comici che calcano i palchi dei teatri italiani, ce n’è uno che fra tutti si distingue per la sua verve inimitabile e la sua versatilità: Enrico Brignano, artista a 360°, showman e cabarettista carismatico, che sarà ospite a Biella domani, 20 gennaio (alle 21) al Biella Forum con il suo spettacolo di successo “Ma… diamoci del tu”, scritto con Manuela D’Angelo. L’artista romano, formato dal grande Gigi Proietti, intratterrà il pubblico con aneddoti, riflessioni, canzoni e tantissime risate: «Darsi del tu oggi è ormai la prassi, mentre il “lei” sembra qualcosa di arcaico e formale» racconta Brignano presentando il suo spettacolo. «Il “lei” è burocratico, lo si usa con le forze dell’ordine o al comune, ma del resto il “tu” che lo sta sostituendo è vuoto, non porta con sé quella confidenza vera, quella familiarità che intendo io. È per questo che comincio questo spettacolo dando del tu al mio pubblico: per creare una confidenza che sia non di forma, ma di sostanza. E che io sia un uomo di sostanza si dovrebbe capire già solo guardandomi; voglio aggiungerci pure quel ma che resetta tutto, che azzera le distanze, che siano sociali, economiche o d’età. L’età… ultimamente ho notato che per colpa della mia età sempre più persone tendono a darmi del lei, un lei che è doloroso come una fitta della sciatica, che è più fastidioso e irritante di quando mi scopro a tirarmi su dal divano esclamando: “hoplà”». Gli argomenti che l’artista toccherà durante lo show, senza mai prendersi troppo sul serio, sono molteplici, inerenti alla sua professione e alla sfera personale, condividendo con il pubblico, in particolare, le delusioni e i no collezionati, veri maestri di vita. Ad accompagnarlo Andrea Perrozzi, Pasquale Bertucci e Michele Marra.
Il giorno dopo, invece, domenica 21 al teatro Comunale di Cossato (alle 16), è previsto uno spettacolo per famiglie, con Silvia Elena Montagnini e la regia di Bobo Nigrone, intitolato “Simona storia di una calabrona” (produzione Onda Teatro).
La trama racconta relazioni ecologiche, la minaccia dell’uomo sull’ambiente, la fragilità dell’equilibrio della natura, ma anche giudizi, pregiudizi, bullismo attraverso le avventure di una calabrona, Simona, che non vola più perché gli altri calabroni del suo alveare le hanno detto che è troppo grossa per volare. Per questo motivo decide di intraprendere un viaggio iniziatico alla riscoperta della sua vera natura, finendo per incontrare nuovi amici come un goffo bombo Rombo, un Grillo Parlante, Guala la cicala, che la aiuteranno a riacquistare la sua capacità perduta. Per la gioia di grandi e piccini verranno rievocate celebri fiabe di Esopo, Andersen, Fedro e Collodi, e come in questi grandi classici, la calabrona rappresenta i meccanismi secondo i quali funziona la psiche umana. Allestimento e sonorizzazione a cura di Mattia Monti; scene di Claudia Martore.
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