Pietro Morello, artista sensibile,
è a Biella con “Non è un concerto”
Porterà sul palco il racconto delle sue esperienze vissute tra note musicali, missioni umanitarie e attività negli ospedali. Con un fil rouge: la felicità
A brevissimo ci sarà l’attesa inaugurazione della stagione teatrale a Biella, proposta dal Contato del Canavese in collaborazione col Comune di Biella. La prima assoluta sarà il 27 novembre al teatro Odeon con uno spettacolo mai visto prima nel territorio biellese, con un ospite d’eccezione, conosciuto soprattutto ai più giovani ma attivo sui social network per opere di divulgazione per tutti. Pietro Morello debutterà all’Odeon con “Non è un concerto”, uno spettacolo pensato per raccontare esperienze di vita vissute tra note musicali, missioni umanitarie e attività negli ospedali con i bambini, tutte accomunate da un unico filo rosso: la felicità. Morello è un artista nato nel 1999 a Torino, che grazie alla sua seconda professione di creator a soli 24 anni conquista ed ispira ogni giorno milioni di persone che lo seguono sui social (3,7 milioni di follower su TikTok, 400K su Instagram, 390K su YouTube).
Grazie alla sua passione e al forte senso del dovere verso i bambini, le sue esperienze in qualità di operatore umanitario hanno appassionato i suoi follower, parte di una community affiatata. Nel corso di questi anni, Pietro ha scelto di dedicare la sua vita alla cura e al sostegno dei bambini che si trovano in difficoltà sia nei reparti ospedalieri che nelle zone di guerra. Lo spettacolo è ispirato dal suo libro “Io ho un piano” ed è stato scritto dall’artista torinese in collaborazione con Mauro Simone. Si tratta di un viaggio nella mente del creator, in cui si scopriranno delle cose impossibili da decifrare attraverso la sua presentazione nel mondo dei social.
Paura della guerra, tristezza per la morte di un bambino, gioia di crederci fino in fondo e voglia di cambiare il mondo: tutto questo e molto altro sarà lo spettacolo di Morello, che dimostra un’energia incredibile sul palco e sui suoi video. La tournée partirà da domani, giorno in cui lo spettacolo sarà a Recanati, due giorni dopo sarà a Legnano e poi, finalmente, si giungerà a Biella.
Dal 2020 ha fatto partire il suo percorso condividendo i primi contenuti sui social: musica sì, ma anche attività di volontariato. Le note per Morello sono diventate un mezzo, un’espressione per trasmettere il valore dei diritti umani. I social lo hanno aiutato molto nel suo progetto di trasmettere alle nuove generazioni la capacità di distinguere felicità materiale da quella intrinseca. Certamente senza il suo essere estroverso e la sua capacità di attirare persone di tutte le età non sarebbe mai arrivato dov’è ora. In un solo anno Morello viene selezionato come presentatore del pre-show di X Factor per TikTok, conducendo gli spettatori dietro le quinte dello show canoro più famoso del mondo in diretta sul profilo TikTok ufficiale del programma. In estate partecipa alla manifestazione TedX in qualità di speaker raccontando le sue storie umanitarie, accompagnandosi con il pianoforte. A luglio entra a far parte, come insegnante di pianoforte, della piattaforma “Competenze.it” di Marco Montemagno, al fianco di altre eccellenze. Ad agosto si reca a Nairobi, nella discarica più grande dell’Africa, per dedicarsi alle famiglie e ai bambini che vivono nello slum di Korogocho. Successivamente viene nominato da parte della Città di Torino “Ambasciatore di Torino nel mondo” e insignito del prestigioso premio per la Pace e i Diritti Umani “La Pira”. Uno dei suoi interessi principali sono le missioni umanitarie, in particolare quelle legate ai diritti dell’infanzia, infatti ha creato, all’interno dell’ospedale Regina Margherita di Torino, uno spazio settimanale in cui porta la musica all’interno del reparto oncologico per i bambini malati e i loro genitori.
Nel 2022 esce il suo libro “Io ho un piano” edito da DeAgostini e in quest’occasione si racconta proprio come operatore umanitario. Lo spettacolo racconta diverse storie più o meno leggere, che accompagneranno gli spettatori fin dentro la camera di Pietro Morello. Bisogna affrettarsi per prenotare i propri posti: l’Odeon è già quasi pieno e i biglietti rimasti disponibili sul sito del Contato del Canavese sono pochi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA