«Siamo giovani e pieni di entusiasmo»
UPB cresce anche a Cascina Oremo
Intervista a Paolo Monfermoso, da un anno alla presidenza dell’ente: i nuovi corsi, il successo dello spettacolo a teatro e le lezioni estive. «Un’eccellenza? L’inglese per i bimbi di due anni»
Un teatro pieno di pubblico ha segnato, sabato scorso, il saggio di fine corso per gli allievi di UPBeduca, l’Università Popolare Biellese. Chiavazza ha accolto l’entusiasmo di chi ha trascorso quest’ultimo anno seguendo le lezioni proposte dall’ente biellese, con discipline e settori sempre nuovi. E mentre sono iniziati con il mese di giugno i corsi estivi, il presidente di UPBeduca Paolo Monfermoso fa il punto della situazione.
Sta per scadere il suo primo anno di mandato, proviamo a stilare un bilancio?
Sicuramente è stato un anno ricco di soddisfazioni e di sfide. Ho accettato quest’incarico con grande entusiasmo: immaginavo di appassionarmi ma non così tanto. Abbiamo affrontato problematiche umane e sociali, necessità ed emergenze di bilancio e inconvenienti quotidiani che in serenità posso riassumere con il raggiungimento di tanti obiettivi. Ho la fortuna di avere una vivace squadra al mio fianco, persone con esperienza e un direttore di elevate competenze.
Quali sono gli obiettivi più importanti che avete raggiunto?
È stata fondamentale la messa in sicurezza del bilancio dopo gli anni travagliati legati soprattutto alla pandemia, e poi, tra le priorità, la ricerca di ulteriori nuove location per sviluppare maggiormente la nostra offerta formativa. Uno degli obiettivi della mia presidenza è quello di sviluppare nuove sinergie e nuove collaborazioni col territorio biellese, in tal senso citerei la convenzione stipulata con le realtà operanti in Cascina Oremo e quella con il Comune di Valdilana che ci ha permesso di portare in valle diversi corsi che hanno riscosso grande successo tra la popolazione.
Abbiamo inoltre instaurato nuove collaborazioni con tutti i soggetti operanti sul territorio, ne cito alcuni: la Croce Rossa di Biella, il FAI, il Liceo del Cossatese e della Valle Strona e vari Comuni sul territorio.
Se dovesse descrivere l’università in termini numerici cosa direbbe?
In sintesi direi che siamo la prima università in Italia rispetto al rapporto tra numero di iscritti e popolazione residente; ad oggi abbiamo 2.745 iscritti, nell’ultimo anno accademico abbiamo erogato 8.000 ore di docenza per un totale di 300 corsi attivati. Tutto questo è avvenuto anche grazie all’esperienza e all’impegno dei 110 docenti e oltre 30 relatori convolti.
In questi giorni è in distribuzione la nuova guida ai corsi 2024/25. Quali sono le novità?
Si, l’Università biellese non si ferma mai: sabato scorso abbiamo organizzato il saggio di fine anno, che mi ha entusiasmato molto, perché ho potuto constatare personalmente l’alto livello di preparazione raggiunto dai nostri allievi e la grande partecipazione di pubblico che ha stipato il teatro. Mi scuso con quanti non hanno potuto accedere per problemi di capienza. Nel corso di due ore e mezza di spettacolo erano presenti oltre 400 persone. La manifestazione ha dimostrato quanto l’università popolare sia un connubio tra cultura e amicizia. I presenti hanno avuto l’opportunità di avere la nuova guida ai corsi per l’anno accademico 2024/2025 che ora è disponibile nei nostri uffici di Biella e Cossato oltre che sul nostro sito www.upbeduca.it e che, come tutti gli anni, sarà reperibile anche nei principali esercizi della provincia.
In attesa che inizi il nuovo anno accademico, visto che come ho detto prima non ci fermiamo mai, abbiamo attivato i nostri “corsi estivi”, che spaziano da salute e benessere, arte-musica -spettacolo e che si svolgeranno a giugno, luglio e settembre.
Sfatiamo un mito: spesso quando si parla di Università Popolare si immagina una realtà per anziani. Qual è la fotografia reale?
L’età media dei soci è 48 anni, solo il 30% di essi supera i 60 anni, mentre il 15% sono under 18. In questo caso mi fa piacere segnalare che l’allievo più anziano ha 93 anni e i 6 più giovani hanno 2 anni. Con questi numeri le sembra ancora un’università per “anziani”? Mi fa piacere evidenziare che questo risultato è frutto di due iniziative: la prima riguarda gli interventi sull’inglese e la musica destinati ai bambini della scuola primaria, con iniziative da noi e in diverse sedi comunali. La seconda riguarda un vero e proprio corso denominato ‘’English Nanny” che con una specifica metodologia, appositamente sviluppata dalla nostra docente e dedicata ai bambini dai 2 ai 6 anni, permette di apprendere l’inglese giocando. Un unicum su tutto il nostro territorio con un massimo di 6 bambini per classe proprio per consentire un adeguato livello di attenzione per i piccoli allievi. La così alta attenzione nei loro confronti fa sì che i nostri corsi siano altamente performanti e in grado di soddisfare le esigenze dei singoli allievi.
Realizzate questi progetti con le sole vostre forze?
Come ho detto prima crediamo fortemente nelle sinergie senza le quali, nel nostro settore in particolare, non si possono raggiungere importanti risultati. Mi permetta di ringraziare, oltre la Regione e il Comune, la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella per il loro costante sostegno, non solo economico.
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