Spollon e le emozioni sotto la lente d’ingrandimento
In scena il giovane attore con il monologo “Quel che provo dir non so”: un viaggio attraverso ciò che si prova nel corso della vita
Uno spettacolo di altissimo livello passerà dal teatro comunale di Cossato per la stagione 2024-2025 - organizzata dal Contato del Canavese - che sta continuamente crescendo in termini di qualità e di quantità degli eventi.
Giovedì alle 20.45 il protagonista del palco di Cossato sarà il grandissimo Pierpaolo Spollon, attore che ultimamente ha intrapreso un interessantissimo percorso di lavoro con le emozioni, sia sue sia degli spettatori e delle altre persone in generale. “Quel che provo dir non so” sarà uno spettacolo che è un bellissimo regalo alla comunità biellese, perché porta a Cossato un giovane interprete che si sta sempre più realizzando come attore professionista e che a partire dall’anno nuovo vedremo nelle vesti di personaggio protagonista di una non meglio precisata serie tv prodotta da Netflix, come rivelato al conduttore Alessandro Cattelan nel suo nuovo podcast “Supernova”, progetto in onda sulle piattaforme multimediali di streaming come YouTube e Spotify.
Pierpaolo Spollon è conosciuto agli amanti del grande e del piccolo schermo per numerosi lavori e progetti che lo hanno reso un noto volto del mondo della televisione italiana. Negli ultimi anni ha avuto un ruolo importante nella serie tv Blanca, prodotta dalla Rai e andata in onda su Rai 1 nel 2021 e nel 2023, Che Dio ci aiuti, altra serie prodotta dalla Rai, in cui Spollon ha interpretato Emiliano Stiffi per quaranta episodi, e tanti altri prodotti firmati Rai. Una carriera attoriale in ascesa nell’ultimo periodo costellata anche da un romanzo dal titolo “Tutto non benissimo” edito da Ribalta Edizioni e pubblicato il 30 aprile di quest’anno.
Lo spettacolo di Spollon parlerà della sua esperienza di vita personale, riflettendo in modo estremamente autoironico sulle emozioni che contraddistinguono la vita di ognuno: il testo che andrà in scena è stato cofirmato da Spollon e da Matteo Monforte, con la regia di Mauro Lamanna e la produzione di Stefano Francioni. Insomma, dietro a questo evento si nasconde un team di persone che lo rendono possibile e le emozioni conquisteranno la scena attraverso domande banali, quasi scontate, a cui però spesso non si ha una risposta lineare e bisogna andare a scavare a fondo per riuscire a trovare quello che si sta cercando. Che cos’è davvero un’emozione? Come nasce? Da dove viene? Siamo così sicuri di saper riconoscere tutte le emozioni che sentiamo? Quanto è importante riuscire dare un nome a ciò che proviamo? Queste sono le domande chiave che guideranno il racconto di Pierpaolo Spollon in un’introspezione comune che coinvolgerà profondamente anche gli spettatori. Lo spettacolo parlerà delle emozioni a cominciare dall’età dell’infanzia, percorrendo tutte le fasi della vita fino ad arrivare a quella adulta, che Spollon sta tuttora sperimentando e vivendo tra mondo della televisione, del teatro e sfera privata degli affetti. Molto interessante sarà la sezione dedicata alla sua gioventù perché, figlio di un papà commissario di Polizia e di una mamma segretaria dell’Esercito Italiano, racconterà le emozioni di un bimbo comune e del rapporto con esse. Per acquistare i biglietti per questo spettacolo e per scegliere il proprio posto è ancora possibile visitare il sito del Contato del Canavese, cercando lo spettacolo “Quel che provo dir non so”, oppure scegliere il teatro di Cossato dalla voce del menù “I nostri teatri”.
Il costo del biglietto è di 26 euro, comprensivo di prevendita. Il teatro è quasi sold out, bisogna dunque affrettarsi per prenotare un posto in platea per ascoltare il racconto di Pierpaolo Spollon.
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