Cultura
Mercoledì 30 Ottobre 2024
Tra i grandi dell’arte italiana anche Pistoletto con i Quadri Specchianti
Carlotta Thione
Attraverso i 79 capolavori provenienti dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, il pubblico ha la possibilità d’immergere il proprio sguardo nel panorama artistico dell’epoca ammirando i capolavori di Afro Basaldella, Lucio Fontana, Alberto Burri, Carla Accardi, passando per la sala dedicata ai quadri specchianti di Michelangelo Pistoletto, concludendo poi, con un intero ambiente destinato ai lavori di Pino Pascali. Durante la conferenza stampa svoltasi al primo piano di Palazzo Reale, nel salone degli Svizzeri, lo storico Luca Massimo Barbero ha sottolineato:«La mostra, oltre ad essere un omaggio alle due città di Torino e Roma, racconta il momento radicale di quegli anni che meglio rappresentarono la nostra cultura all’estero. Le sale sono la ripresa e la citazione di quanto realizzato dalla soprintendente della GNAM Palma Bucarelli nel 1968. L’esposizione, inoltre, parla al pubblico attraverso i materiali quali la pomice, il legno, la carta, il vinavil e tanti altri ancora. Il museo è la casa per conservare le cose ma è anche la sala per far entrare la vita. Il museo pertanto deve vivere».
Seguendo dunque il fil rouge precedentemente ideato e studiato da Buccarelli, le dodici sale raccontano al visitatore il clima, i dialoghi e i confronti intercorsi negli anni immediatamente successivi al secondo dopoguerra tra gli artisti. Passando dai segni di Capogrossi, ai celebri tagli di Fontana, ammirando poi le pitture materiche di Giulio Turcato, si è dolcemente accompagnati dal geghegè in sottofondo, nell’ambiente che ospita i quadri specchianti di Michelangelo Pistoletto (“I visitatori”, 1968 e “Un giovanotto”, 1962-75) in dialogo con le celebri “Cancellature” di Emilio Isgrò.
I soggetti inseriti sulla superficie specchiante furono realizzati da Pistoletto mediante l’uso di due tecniche differenti quali la velina dipinta ad olio, per i due protagonisti della prima opera e la semplice stampa fotografica, per il giovanotto della seconda. Attraverso la superficie specchiante, il maestro riuscì così a rendere partecipante il pubblico all’interno della propria opera, crogiolo indiscusso di un’autentica riflessione tra museo, arte e tempo. L’esposizione, fortemente voluta e resa possibile da Mario Turetta, Capo Dipartimento per le Attività Culturali del Ministero della Cultura e direttore delegato dei Musei Reali di Torino, è stata realizzata da Musei Reali e Arthemisia, con la curatela della Direttrice della GNAM Renata Cristina Mazzantini e dello studioso Luca Massimo Barbero.
Info orari: martedì – domenica 9.30 – 19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima); lunedì chiuso. Aperture straordinarie: lunedì 4 novembre 9.30 – 19.30; martedì 24 dicembre 9.30 – 17.30; mercoledì 25 dicembre 12.00 – 19.30; lunedì 30 dicembre 9.30 – 19.30; martedì 31 dicembre 9.30 – 17.30; mercoledì 1° gennaio 12.00 – 19.30; lunedì 6 gennaio 9.30 – 19.30.n
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