Vlint: la nuova opera di Basso
diventa un premio prestigioso

La scultura che ha realizzato gli è stata commissionata dagli organizzatori del concorso di equitazione Longines FEI Jumping World Cup Grand Prix

Ancora un successo per l’artista biellese Daniele Basso: la sua opera Vlint è stata consegnata in premio alla vincitrice del Longines FEI Jumping World Cup Grand Prix, nella autorevole cornice di Fieracavalli 2024 a Verona. Le premiazione è avvenuta domenica 10 novembre e la protagonista è stata Deborah Mayer, proprietaria di My Prins del Team Iron Dames, il cavallo montato da Sophie Hinners, vincitore al concorso di cui si è detto.

Commenta l’artista Daniele Basso: «Uno straordinario onore abbinare il mio lavoro al suggestivo mondo dell’equitazione e del salto. Ringrazio dal cuore Emanuele Anchisi di Scuderia 1918 per avermi candidato a questo ruolo, unitamente a Fieracavalli per aver accolto la proposta. È un mondo nuovo per me, di grande fascino. Dove sensibilità e capacità del cavaliere sono inefficaci senza una perfetta simbiosi col cavallo, il vero campione protagonista della gara».

Una collaborazione maturata nel solco del progetto AAT - Arte/Azienda/Territorio, che caratterizza il progetto artistico di Daniele Basso, vicino al mondo del lavoro e delle imprese ormai da più di 10 anni. Un progetto di Corporate Art e Comunicazione rivolto alle imprese d’eccellenza, in cui i valori intangibili del marchio diventano tangibili attraverso l’arte, capitalizzando il legame col territorio e incrementando il valore economico, d’immagine e di coinvolgimento sociale dell’impresa. Un processo che genera opere altamente simboliche, perfette nei social e nel web, e capaci di comunicare identità e messaggi in cui riconoscersi.

«È spesso il mondo delle aziende» specifica Basso «che supporta gli sport professionistici e i grandi campionati. Un terreno dove il limite dell’uomo e dell’umanità è sempre in discussione verso nuovi record. Attraverso l’arte si ha l’opportunità di avvicinare queste performances straordinarie e i valori che esprimono alla quotidianità. Il salto ostacoli parla di amore per gli animali, rispetto della natura, ma anche di comprensione, collaborazione e simbiosi sulla base del rispetto reciproco, di duro lavoro, fatica e determinazione, impegno e sacrificio, dedizione e rinunce per uno scopo e l’ottenimento di un risultato. Tutti fattori a mio avviso determinanti per il successo anche nella vita di tutti i giorni».

L’opera Vlint, premio per il proprietario del cavallo vincitore al Longines FEI Jumping World Cup Grand Prix «celebra l’ingegno umano primordiale, l’istinto che ha trasformato una pietra in scheggia e la scheggia in utensile. Simbolo della capacità dell’uomo di rapporto con la natura unico, che oggi dobbiamo indirizzare al rispetto della vita e dell’ambiente». Conclude Basso: «In questo contesto parla di ascolto, empatia, simbiosi ed unione istintuale tra cavallo e cavaliere: un sentimento che nasce dal cuore e produce esperienze e risultati straordinari».

Questa collaborazione aprirà sicuramente nuovi spiragli creativi, con l’arte quale interprete di un mondo che fonda le proprie origini nella storia antica e che oggi ha ancora molte emozioni da raccontare.

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