
Economia & Società / Biella
Domenica 29 Dicembre 2024
A gennaio addio al bonus 50%
per le caldaie alimentate a gas
Incentivi e ambiente Potrebbe arrivare già domani il via libera del Senato alla nuova legge di Bilancio 2025 che contiene la disposizione
Potrebbe arrivare già domani il via libera del Senato alla nuova legge di Bilancio 2025. E con quest’ultimo atto sarà definitivo l’addio al bonus per l’acquisto di caldaie a metano.
Direttiva europea
Questo passo permetterà all’Italia di allinearsi a quanto prescritto dall’Epbd, la direttiva europea sull’efficientamento energetico degli edifici. Le caldaie a condensazione nel 2022 avevano mobilitato poco più di 2 miliardi di investimenti e considerando che gli incentivi hanno coperto il 50 per cento della spesa sostenuta, significa che l’addio al bonus caldaia si trasforma per lo Stato un risparmio da oltre un miliardo di euro.
Dunque dal 1° gennaio, si potranno richiedere incentivi statali soltanto per i sistemi di riscaldamento non alimentati a combustibili fossili: ad esempio per le pompe di calore elettriche, considerata un’alternativa più efficiente e meno inquinante delle tradizionali caldaie a gas. Queste ultime non saranno vietate: si potranno ancora acquistare e installare ma senza poter accedere all’agevolazione. Inoltre vale la pena sottolineare che, a differenza delle previsioni iniziali della Direttiva europea “case green”, che fissavano al 2035 la fine della produzione e vendita delle caldaie alimentate a combustibile fossile, l’obbligo è ora fissato al 2040.
Questa restrizione non colpirà chi già possiede una caldaia a gas, ma riguarderà coloro che intendono acquistare un nuovo sistema di riscaldamento per le nuove costruzioni o per gli immobili in ristrutturazione.
Quindi, detenere una caldaia a gas rimarrà legale, ma la produzione e la commercializzazione di nuovi modelli saranno vietate, come detto, a partire dal 2040.
L’alternativa oggi è quella di installare le pompe di calore, la principale tra le soluzioni individuate dalla direttiva case green: tuttavia secondo un’analisi condotta da Bip Consulting per Assogasliquidi, Assogas, Assotermica, Proxigas e Utilitalia, presentata recentemente alla Camera dei Deputati, le pompe di calore risultano meno competitive rispetto alle moderne caldaie a condensazione, sia per i costi d’installazione che per i costi operativi, soprattutto a causa del prezzo dell’energia elettrica in Italia.
Gli altri incentivi edilizi
Novità anche per gli altri incentivi edilizi: nel 2025 saranno confermati alcuni bonus, ma con percentuali o platee ridotte. L’Ecobonus arriverà al 50 per cento per la prima casa, e al 36 per cento per tutti gli altri tipi di immobile. Negli anni successivi, 2026 e 2027, sarà invece al 36 per cento per la prima casa e al 30 per cento per le altre.
Anche il bonus ristrutturazioni varrà per la prima casa il 50 per cento della spesa, con un tetto di 96mila euro, e per gli altri edifici il 36 per cento con un tetto dimezzato a 48mila euro.
Il Superbonus scenderà al 65 per cento, ma si potrà usare solo per i lavori che avevano già presentato la Cilas (e approvato i lavori in assemblea, nel caso dei condomini) al 15 ottobre 2024.
Bonus elettrodomestici e bonus mobili
Con la rottamazione del proprio vecchio elettrodomestico, si potrà ottenere uno sconto fino a 100 euro ( o fino a 200 euro per i redditi bassi) per l’acquisto di uno nuovo che però sia ad alta efficienza energetica. Confermato anche il bonus mobili: il 50 per cento della spesa, fino a 5mila euro.
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