Bottega Verde fatturato a +4%
per il 2024

Cosmetica. Il trend positivo proseguirà anche nel 2025

Paola Guabello

Dopo la pubblicazione del bilancio di sostenibilità, Bottega Verde guarda al futuro con fiducia e stima un incremento del fatturato superiore al 4 per cento per quest’anno e un trend positivo che proseguirà anche nel 2025.

Grazie a un’attenta ottimizzazione delle risorse aziendali la società già nel 2023 aveva registrato un fatturato in crescita di 98 milioni di euro, confermandosi un punto di riferimento per la bellezza sostenibile. I buoni risultati rafforzano così la posizione del gruppo che ha il suo quartier generale a Cossato (dove vengono prodotti anche i profumi) e una sede produttiva e i laboratori in Toscana.

Il buon momento è confermato peraltro dall’andamento del settore che stima un fatturato complessivo, quest’anno, che oltrepasserà i 16,6 miliardi di euro con una crescita del 9,8 per cento sull’anno passato, chiuso a 15 miliardi (+13,8 per cento).

Fondata a Pienza nel 1972 come erboristeria, l’azienda era stata rilevata negli anni ’90 dall’imprenditore biellese Paolo Lavino. Oggi, il gruppo è guidato dal figlio Benedetto Lavino, presidente di Cosmetica Italia, voce dell’industria di settore nazionale e della sua filiera, che fa capo a Confindustria, mentre Carlo Bertolatti, ex manager di Yves Rocher, è stato di recente nominato Direttore generale. Con oltre 900 dipendenti di cui il 92 percento donne, 189 negozi di proprietà e 175 in franchising, entro fine anno il marchio prevede di aprire 11 nuovi negozi e di ristrutturare 45 punti vendita, implementando un format sostenibile che migliora del 34 percento l’impatto ambientale con riflessi positivi anche sul fatturato. Bottega Verde, da sempre si distingue per l’uso di principi attivi naturali grazie a una collaborazione costante con l’Università di Siena con la quale sviluppa nuove formulazioni e prodotti, per progetti di ricerca su botanica e fitocosmetica nella Tenuta Bottega Verde, una proprietà di 300 ettari in Val d’Orcia.

Nel 2023 è diventata Carbon Neutral per le emissioni Scope 1 e Scope 2, riducendo del 4 per cento la propria carbon footprint, anche grazie all’aumento del 19 per cento dell’autoproduzione di energia green tramite fotovoltaico. 

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