Città Studi e UniTo,
investimento da 8 milioni

La misura si inserisce nella convenzione ventennale «Etica, Sostenibilità e Creatività» per potenziare il campus biellese

A Città Studi sono stati Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino, Ermanno Rondi, presidente di Città Studi, Michele Colombo, presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e il sindaco Marzio Olivero, a firmare un accordo per potenziare la presenza accademica di UniTo a Biella e promuovere lo sviluppo sostenibile dell’offerta formativa e di ricerca .

La misura si inserisce nella Convenzione «Etica, Sostenibilità e Creatività (2022/2023 – 2041/2042)» che prevede un investimento ventennale di 8 milioni di euro, coperto attraverso le risorse stanziate dai partner territoriali. Città Studi si conferma così, polo di attrazione per studenti e ambiente fertile per lo sviluppo di progettualità innovative, grazie alla sinergia tra didattica, ricerca e sistema produttivo locale, mentre al contempo si posiziona sempre più come hub di conoscenza e innovazione, capace di generare impatto culturale, sociale ed economico. Il nuovo accordo infatti, pone l’accento anche sulla ricerca, sostenendo i progetti in corso e stimolando nuove iniziative, in particolare nei settori delle nuove tecnologie, della transizione ecologica e dello sviluppo sociale e culturale.

Contemporaneamente è stata data ufficialità alla laurea in «Moda e Cultura d’impresa». il nuovo corso che si svolgerà nelle aule di corso Pella. Il percorso universitario verrà inserito nell’anno accademico 2025/26, sempre realizzato in collaborazione con l’Università di Torino, progettato ad hoc per il distretto biellese.

La triennale è unica in Italia con una curvatura concepita proprio per rispondere alle esigenze del territorio laniero. L’obiettivo è quello di formare professionisti con una preparazione interdisciplinare capaci di operare con una competenza di taglio umanistico negli ambiti della cultura della moda, della cultura d’impresa e dei diversi aspetti legati alle industrie culturali e creative del settore moda. Fra le materie di studio ci sono approfondimenti sulle diverse applicazioni della filiera che oggi richiedono competenze trasversali e diversificate mentre gli sbocchi professionali vanno dal Comunicatore nel settore moda; Assistente archivista di moda; Operatore della moda e Organizzatore di eventi moda e industria culturale.

L’evento di presentazione della laurea ha proposto un incontro tra lirica, cinema e moda che ha avuto come protagonista il film «The Opera! – Arie per un’eclissi» firmato da Davide Livermore e dal biellese Paolo Gep Cucco (ex batterista di Africa Unite e Mau Mau oggi impegnato nel cinema). Parallelamente è stata aperta anche una mostra di 15 costumi originali realizzati da Dolce&Gabbana e indossati dagli attori del cast fra i quali Fanny Ardant, Vincent laniero Cassel e Rossy de Palma con i due protagonisti principali, i cantanti Mariam Battistelli (Euridice) e Valentino Buzza (Orfeo). L’allestimento resterà aperto al pubblico fino a fine settimana.

E’ stata la prorettrice di UniTo Giulia Carluccio, a sottolineare come il film incarni i valori del nuovo corso: interdisciplinarità, innovazione e valorizzazione del patrimonio culturale italiano, temi che combaciano perfettamente con la fusione tra opera, cinema e moda della pellicola, generando nuove forme espressive che dialogano con la contemporaneità.

«Il corso in partenza ha ambizione di creare un nuovo modo di vedere e interpretare il mondo tessile. Nella realtà immersiva del film si trova “un ingresso” a quanto sarà realizzato a Città studi» ha spiegato Carluccio. «”The Opera! “ è stato presentato al Festival del Cinema Roma a settembre e alla Scala di Milano. Ora è in circolazione nelle sale di tutto il mondo. E’ una realtà che coniuga molti degli aspetti che sono stati cuciti in modo sartoriale proprio per il progetto di Biella. Lavoreremo sul patrimonio culturale italiano di cui fanno parte a buon diritto anche gli abiti di Dolce e Gabbana che con il loro stile hanno così portato la moda nel cinema»

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