Confartigianato: «E’ tempo di acquisto di climatizzatori: attenti agli installatori abusivi»

Caldo e impianti: il 30 per cento del mercato è in mano a persone non certificate

Con l’arrivo del caldo si registra un incrementano della domanda di climatizzatori e contemporaneamente cresce l’offerta di tecnici abusivi che si spacciano per elettricisti, installatori termoidraulici senza alcun tipo di formazione e certificazione. A tutto questo si aggiungono anche le “vendite parallele” che invitano al “fai da te” nonostante la firma di liberatorie nelle quali ci si impegna a far installare ad un tecnico specializzato. Insomma, un mercato che pare esenti da controlli.

Confartigianato Imprese Piemonte ha stimato che il 30 per cento del mercato dei climatizzatori sia in mano a installatori non certificati, che lavorano a dispetto delle norme di legge e dell’ambiente e che rischiano, e fanno rischiare, conseguenze legali e sanzioni amministrative.

Per questo gli Impiantisti dell’Associazione di Categoria vogliono lanciare un messaggio ai clienti affinché non si facciano trarre in inganno da tecnici senza patentino e partita IVA e che non offrono garanzie e certificazioni del lavoro svolto.

«Si rischia di incorrere in sanzioni pesanti per lavoro abusivo e danneggiamento ambientale inoltre solo le aziende certificate garantiscono efficienza e qualità del prodotto installato. Il motivo è anche quello che i climatizzatori contengono F-Gas (gas fluorurati) come gli impianti di refrigerazione, si tratta di gas inquinanti responsabili dell’effetto serra per questo soggetti a una rigida sorveglianza e possono essere trattati solo da operatori specializzati in possesso di regolare certificazione».

«L’installazione di questi componenti deve essere eseguita da imprese abilitate dalla Camera di Commercio. Un tecnico competente e autorizzato svolgerà un lavoro a regola d’arte, a tutela del proprio cliente e del pianeta, in più vi è anche un discorso di sicurezza per le persone e le cose, meglio che si sappia, in quanto il gas dei condizionatori R32 è infiammabile. Non è plausibile» concludono da Confartigianato «che con poche ore di corso in negozio o seguendo dei video tutorial sui canali web si abbia la presunzione di aver acquisito la competenza impiantistica e la cultura della sicurezza che le nostre aziende hanno maturato con anni di esperienza in cantiere e con la partecipazione ad una formazione continua».

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