Contratto tessile e moda, il rinnovo: 232 euro l’aumento

Risultati positivi Previsti anche 200 euro all’anno per il welfare, oltre ad avanzamenti normativi

«Un buon contratto, uno dei migliori firmati, un accordo raggiunto senza mobilitazioni e soltanto con il dialogo» così commentano i sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil dopo la firma dell’intesa arrivata ieri nel primo pomeriggio con Sistema Moda italia per il rinnovo del Ccnl del comparto tessile.

Aumenti

Vediamo nel dettaglio le principali novità: l’accordo prevede un aumento complessivo nel periodo di vigenza contrattuale di 232 euro al 4° livello, pari al 13 per cento. Per quanto riguarda l’incremento salariale sui minimi (riferito al 4° livello) sarà di 200 euro suddiviso in tre tranche: 95 euro 1° dicembre 2024; 57 euro 1° gennaio 2026; 48 euro 1° gennaio 2027.

Welfare

Verranno riconosciuti 200 euro all’anno per quote aggiuntive di welfare le cui modalità verranno definite a livello aziendale. Per quanto riguarda il welfare sanitario le aziende verseranno, per ogni lavoratore, un contributo aggiuntivo di 3 euro al fondo Sanimoda e di 2 euro all’assicurazione per la non autosufficienza. La quota a carico delle imprese, destinata al fondo pensione complementare Previmoda avrà un incremento dello 0,30 per cento a partire dal 1° luglio 2026. Tante altre le novità contenute nell’intesa, anche il pagamento della carenza malattia al 100 per cento per i certificati medici superiori a 6 giornate.

La parte normativa

In tema di permessi si è raggiunto l’accordo per un aumento da 5 a 10 i giorni non retribuiti per malattia dei figli; estensione dei 3 giorni in caso di infermità o decesso dei figli del coniuge o convivente e in caso di decesso dei genitori del coniuge o convivente; permessi retribuiti per adozioni e donatori di midollo osseo; permessi non retribuiti per chi assume la tutela di stranieri non accompagnati e per percorsi di fecondazione assistita anche intrapresi all’estero e riconoscimento di 30 giorni retribuiti per gli invalidi civili il 50%. Inoltre, orario di lavoro agevolato per genitori di figli con DSA e la frazionabilità dei permessi in 104.

Ente bilaterale

Le parti hanno deciso di costituire l’Ente bilaterale di settore, quale sede partecipata che svilupperà un’informativa nazionale e iniziative congiunte finalizzate a favorire la difesa e lo sviluppo del settore.

Sul tema della certificazione della rappresentanza le parti hanno recepito il Testo unico per la compilazione Uniemens. Per quanto riguarda i lavoratori affetti da disabilità e inidoneità sopraggiunta, si è concordato il recepimento della norma sugli accomodamenti ragionevoli.

I sindacati

Spiega Filippo Sasso segretario di Filctem CGIL Biella: «Soddisfatti sia sulla parte retributiva che su quella normativa: l’aumento economico è una risposta alla crescita dell’inflazione. Per il primo livello abbiamo superato la soglia dei 9 euro all’ora».

Un buon risultato anche per Caterina Viscuso di Femca Cisl : «Certo un aumento più consistente sarebbe stato l’ideale: si può sempre fare di meglio, ma sono stati recepiti tanti concetti importanti. Ci riteniamo soddisfatti».

Commenti positivi arrivano dalla Uiltec Uil. Spiega Alessandra Ranghetti: «Abbiamo portato a casa il risultato in tempi brevi e senza scioperi: ora è tempo di lavorare alla costituzione dell’ente bilaterale, che ritengo essere un obiettivo importante».

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