Edilizia: da oggi obbligatoria la Patente a crediti

Sicurezza nei cantieri. Il presidente di Ance Andrea Bonifacio: «Se fossero state interpellate le associazioni di categoria, tanti problemi si sarebbero potuti evitare»

A partire da oggi tutte le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri devono essere in possesso della nuova “Patente a crediti” per l’edilizia, come previsto dal Decreto Pnrr 4.

La nuova normativa interessa diverse figure professionali legate al mondo della casa, come fabbri, gessisti, giardinieri, impiantisti, muratori, piastrellisti, serramentisti, tinteggiatori, e molte altre. Si tratta di una normativa che rivoluzionerà il settore delle costruzioni .

Il rilascio della “Patente a Crediti” è gestito dall’Ispettorato del Lavoro territoriale, dopo aver verificato alcuni requisiti specifici che riguardano l’iscrizione alla Camera di Commercio, la regolarità contributiva, il rispetto degli obblighi formativi in materia di sicurezza sul lavoro, e altri parametri stabiliti dalla normativa.

Con la patente obbligatoria, ideata nell’ambito della stretta per la sicurezza sul lavoro impressa dopo la tragedia di Firenze dello scorso febbraio, si punta ad arginare l’emergenza delle morti sul lavoro nei cantieri. Tra gennaio e luglio, ricorda la Cgia, il numero totale dei decessi nel settore edile ha interessato 577 persone, 18 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Se il principio su cui si basa la nuova norma è incontestabile (migliorare la sicurezza sul lavoro), la modalità con cui è stata messa in atto è discutibile. Tempi stretti, difficoltà nel presentare la documentazione, le autocertificazioni che lasciano spazio a errori o omissioni.

A spiegare come le aziende biellesi si preparano a questa novità è il presidente di Ance Biella e vice presidente di Ance Piemonte Andrea Bonifacio: «Buona parte delle aziende biellesi per capire come risolvere i problemi si rivolge a consulenti perché i tempi sono stretti e le incombenze tante. Il 20 settembre il decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e il 23 settembre sono finalmente uscite le linee guida.

Da oggi tutte le aziende che entrano in un cantiere, anche quelle piccole e gli autonomi, si devono accreditare» spiega Bonifacio. «Per farlo servono delle autocertificazioni in cui si dichiara di avere tutte le certificazioni richieste, con i corsi e gli aggiornamenti effettuati. Ma in caso di ispezione sarà necessario esibire i documenti originali e non tutti li possiedono. La realtà» continua «è che molte piccole imprese non hanno fatto i corsi richiesti e altre non sono in condizione di poter fare i necessari aggiornamenti... Ben venga quindi la norma che impone che tutti abbiano almeno i requisiti minimi, ma l’entrata in vigore repentina ha messo le nostre imprese in difficoltà. Chi non è in regola cosa farà? Si iscriverà ai corsi (ammesso che siano organizzati e che in tempi brevi siano disponibili i posti a sufficienza) e smetterà di lavorare in attesa di essere in regola, oppure entrerà in quella zona grigia del lavoro non regolare?».

Insiste Bonifacio: «Il testo doveva uscire prima e con le condizioni di accesso chiare a tutti in anticipo. Bisognava dare il tempo di fare quanto necessario. Ora il rischio è che dovendo avere i documenti in poco tempo si vadano a cercare attestati non trasparenti... Anche a Biella non sono mancati i casi di aziende che hanno ottenuto certificazioni emesse in modo poco ortodosso: in Ance abbiamo a che fare con tante diverse situazioni...» continua il presidente. «Quella della Patente a Crediti è una norma che potrebbe rappresentare una vera svolta in termini di sicurezza nei cantieri: oggi infatti per creare un’attività edilizia basta aprire una partita Iva. Insomma fino a ieri sono state spalancate le porte a tutti e oggi siamo alle prese con la solita procedura burocratica incerta. Credo» conclude Bonifacio «che se fossero state interpellate le associazioni di categoria, tanti problemi sarebbero stati evitati».

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