Lavoro in agosto: 670 entrate ma è ancora difficile reperire il personale

Il 55 per cento per delle imprese biellesi non trova figure con profili adeguati: a soffrire di più è il settore dei servizi di alloggio e ristorazione

Sono 670 le entrate programmate nelle imprese biellesi per il mese di agosto: come nelle rilevazioni precedenti non supera il 30 per cento la quota di contratti a tempo indeterminato o apprendistato. Gli altri soni a termine.

Come da diversi anni ormai uno dei problemi evidenziati è relativo alla difficoltà di reperire personale. Come fa notare il Bollettino mensile del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, ed elaborate dal Servizio Studi della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte, le difficoltà di reperimento a Biella come nel resto del Piemonte sono legate in primo luogo alla mancanza di candidati (35 per cento, in calo rispetto ad agosto 2023), cui segue l’inadeguata preparazione degli stessi (10 per cento, in lieve aumento rispetto a un anno fa). Nel Biellese le difficoltà di trovare personale sono evidenziate da 55 aziende su 100. Nella nostra provincia i contratti si concentreranno per il 63 per cento nel settore dei servizi e per il 57 per cento nelle imprese con meno di 50 dipendenti.

Il 15 per cento di assunzioni per dirigenti e tecnici

Il 15 per cento dei nuovi ingressi sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici.

Soltanto il 10 per cento delle entrate sarà destinato a personale laureato, mentre una quota del 35 per cento del totale riguarderà giovani con meno di 30 anni.

Il settore con maggior richiesta

Il settore a esprimere il più alto fabbisogno anche nella nostra provincia è quello dei servizi di alloggio e ristorazione (sono 150 entrate previste), seguito dalle industrie tessili (90 le persone necessarie), dai servizi alle persone (90), dal commercio (70) e infine dalle costruzioni (60).

Le figure più difficili da reperire in Piemonte

Tra le figure più difficili da trovare nella nostra regione si collocano al primo posto gli operai specializzati addetti alle costruzioni e mantenimento di strutture edili (l’88,6 per cento delle circa 300 entrate programmate è di difficile reperimento), seguono con una difficoltà di reperimento dell’81,7 per cento e con circa 100 entrate previste, gli Operatori della cura estetica.

In terza posizione, con una difficoltà di reperimento inferiore alle precedenti (78,1) si collocano i Meccanici, artigiani, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse/mobili (sono 530 figure ricercate).

Nel mese di agosto nella regione vengono ricercati anche 220 Tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi e non vengono trovati nel 76,9 per cento dei casi.

Tra le altre figure che le imprese non riescono a trovare sul mercato del lavoro si annoverano anche Fabbri ferrai costruttori di utensili (76,1 per cento), Tecnici, informatici, telematici e delle telecomunicazioni (74,1 per ceto) e Conduttori di veicoli a motore e a trazione animale (71,9). Nel dettaglio dei titoli di studio, tra gli indirizzi che presentano le criticità maggiori si individuano quello chimico e farmaceutico (81,7 per cento), sanitario e paramedico (69,6), insegnamento e formazione (64,8) e scienze matematiche, fisiche e informatiche (63,8).

A livello secondario si riscontrano nel complesso problematicità (45,5 per cento) nel reperimento di candidati inferiori alla media regionale. Vi sono, tuttavia, indirizzi che segnalano un disequilibrio tra domanda e offerta di lavoro particolarmente elevato, quali informatica e telecomunicazioni (70,1 per cento), meccanica-meccatronica ed energia (68,1 ), costruzioni, ambiente e territorio (65,3) e agrario, agroalimentare e agroindustria (62,6 per cento).

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