Economia & Società / Biella
Giovedì 15 Febbraio 2024
Lavoro: quasi 1000 i contratti programmati per febbraio
I dati di Unioncamere Anpal per la nostra Regione
Sono 5.400 i contratti programmati dalle imprese delle province di Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli per il mese di febbraio 2024, poco meno del 20 per cento delle entrate complessive previste a livello regionale. 990 sono le assunzioni previste nella nostra provincia.
Tratti comuni alle quattro realtà del territorio sono l’alta percentuale, superiore al 68 per cento delle entrate previste, di contratti a termine; la domanda di occupazione espressa da un numero relativamente basso di imprese sul totale (che oscilla dal 15 per cento del VCO al 18 di Novara e Biella); una difficoltà di reperimento che supera il 48 per cento delle entrate previste in tutte le province e una richiesta di esperienza professionale specifica, o quantomeno nello stesso settore, che caratterizza in misura prevalente la domanda di lavoro (percentuale che, nel dettaglio, si attesta al 58 per cento per Vercelli, al 62 per cento per il VCO, al 64 per cento Biella fino al 66 per cento per Novara).
Queste alcune delle indicazioni che emergono dal Bollettino mensile del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e ANPAL, ed elaborate dal Servizio Studi della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte.
Provincia di Biella
Sono 990 i contratti programmati dalle imprese in provincia di Biella nel mese di febbraio: nel 32 per cento saranno stabili, con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, per il 68 per cento saranno a termine.
Queste sono le indicazioni che emergono dal Bollettino mensile del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, ed elaborate dal Servizio Studi della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte.
Si concentreranno per il 55 per cento nel settore dei servizi e per il 61 nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Il 20 per cento sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota leggermente inferiore alla media nazionale (21 per cento).
In 59 casi su 100 le imprese prevedono difficoltà di reperimento dei profili desiderati.
Il 14 per cento delle entrate sarà destinato a personale laureato, mentre una quota del 31 per cento delle entrate complessive riguarderà giovani con meno di 30 anni.
Il settore a esprimere il più alto fabbisogno è quello delle industrie tessili (220 entrate previste), seguito dal commercio (130), dai servizi alle persone (130), dai servizi di alloggio e ristorazione (120) e dalle costruzioni (90).
27.370 le assunzioni in Regione
Sono circa 27.370 i contratti programmati dalle imprese piemontesi nello stesso mese di febbraio, valore che sale a 85.160 se si considera l’intero trimestre febbraio-aprile 2024.
Il trend appare positivo sia a livello mensile (+910 entrate rispetto a febbraio 2023, per una variazione tendenziale del +3,4%), sia su base trimestrale (+6.530 assunzioni rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente), in analogia rispetto a quanto avviene a livello complessivo nazionale (+5,7% su febbraio 2023 e +9,5% rispetto a febbraio-aprile 2023).
Le entrate ipotizzate in Piemonte a febbraio 2024 rappresentano il 21,4% delle 127.700 assunzioni previste nel Nord Ovest e il 6,7% del totale di quelle nazionali (408mila circa).
Il 74,4 per cento delle entrate programmate dalle aziende piemontesi riguarderà personale dipendente, il 24,4 lavoratori somministrati, il 2,1 collaboratori (dato dimezzato rispetto al mese precedente) e il 7,8 altri lavoratori non alle dipendenze.
La domanda di lavoro a febbraio 2024 è trainata dai contratti a tempo determinato con il 58 per cento delle entrate programmate (in netto aumento rispetto al mese precedente), seguiti da quelli a tempo indeterminato con il 30 per cento dei casi (in diminuzione di 8 punti rispetto a gennaio 2024). L’apprendistato rappresenta la tipologia contrattuale prescelta per il 9 per cento delle entrate (stabile), mentre gli altri contratti detengono una quota residuale del 3 per cento del totale complessivo regionale.
Delle 27.370 entrate previste in Piemonte nel mese di febbraio 2024 il 17 per cento è costituito da laureati (in diminuzione rispetto al 19 di gennaio 2024), il 29 per cento da diplomati (in diminuzione, era il 31 il mese precedente), le qualifiche o diplomi professionali e la scuola dell’obbligo pesano rispettivamente il 34 e il 19 per cento (in aumento).
Considerando i dati del trimestre febbraio-aprile 2024 emerge come siano sempre i servizi a formare la fetta più consistente della domanda di lavoro con 55.850 entrate, il 65,6 per cento del totale (5.020 unità in più rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente). L’industria prevede 29.310 entrate, generando il 34,4 per cento della domanda totale e segnando un aumento di circa 1.520 unità rispetto al periodo febbraio-aprile 2023.
Tra i servizi, il comparto che assorbirà la fetta più rilevante delle 85.160 entrate previste nel trimestre febbraio-aprile 2024 è il commercio, con 11.910 ingressi (14 per cento del totale); seguito dai servizi di alloggio e ristorazione, servizi turistici, con 11.720 entrate e una quota del 13,8 per cento del totale e dai servizi alle persone, per cui le imprese intervistate presumono di dover effettuare 10.950 assunzioni (il 12,9).
Il 20 per cento delle entrate previste a febbraio 2024 nella nostra regione sarà destinato a professioni commerciali e dei servizi, il 23 per cento a dirigenti, specialisti e tecnici. Gli operai specializzati e conduttori di impianti produrranno il 33 per cento delle entrate e solo il 9 per cento sarà rappresentato da impiegati. I profili generici costituiranno il 15 per cento delle assunzioni di febbraio.
Circa un’assunzione su tre (34 per cento) interesserà giovani con meno di 30 anni. Nel 19 per cento dei casi le imprese prevedono di assumere personale immigrato. Per il 62,7 per cento delle entrate viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore. Il 24,9 per cento dei neo assunti sarà chiamato ad applicare soluzioni creative e innovative, il 14 per cento coordinerà altre persone.
Il 44 per cento delle entrate sarà inserito nell’area della produzione di beni ed erogazione del servizio, il 17 nelle aree commerciali e della vendita, il 16 in quelle tecniche e della progettazione. La logistica assorbirà il 13 per cento delle assunzioni programmate per il mese di febbraio 2024, l’area amministrativa e quella direzionale genereranno entrambe una quota del 5 per cento.
Difficile incontro tra domanda e offerta di lavoro
Si conferma elevato il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, che, a febbraio 2024, riguarda circa il 49,5 per cento delle assunzioni. La difficoltà di reperimento è in diminuzione rispetto al mese precedente (51,1), e sostanzialmente stabile rispetto a un anno fa (49,8). Il dato piemontese risulta analogo rispetto a quello medio nazionale (49,3).
Le difficoltà sono legate in primo luogo alla mancanza di candidati (31,6 per cento, in leggera diminuzione rispetto a gennaio 2024), cui segue l’inadeguata preparazione dei candidati (13,5 per cento, in lieve calo rispetto al mese precedente).
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