Mani in tasca e borse da viaggio. Il total look sfila in un campo di lino

Zegna in passerella. Alessandro Sartori ha vestito l’attore Mads Mikkelsen

Si è conclusa in settimana la Milano Fashion Week, manifestazione-evento che ha affidato, lunedì pomeriggio, l’onere della chiusura a Zegna come ormai accade da alcune edizioni. All’interno di uno stabile industriale il marchio biellese del lusso ha allestito un immaginario campo di lino, i cui steli erano realizzati in metallo, attraverso il quale hanno passeggiato indossatori professionisti (tra i 20 e i 60 anni), il tesimonial Mads Mikkelsen e una serie di «persone comuni» scelte attraverso un casting avviato lo scorso ottobre in tutta Europa, che hanno indossato sapientemente i capi disegnati dal direttore creativo Alessandro Sartori, pur non essendo abituati alla passerella. Fra i 15 «eletti» c’erano un fotografo, un professore di filosofia, un farmacista, un impiegato di banca, per un toltale di una cinquantina di uscite.

Il lino, in particolare la varietà Blue Flowers che cresce in Normandia in campi affacciati sul mare e la cui produzione è a uso esclusivo del brand, è stata una delle materie prime più importanti per la collezione estiva di Zegna, tanto da dare il nome «Oasi Lino» alla sfilata, secondo capitolo di quanto era stato raccontato la scorsa estate in piazza San Fedele. Ma sono stati protagonisti per la collezione primavera estate 2025 anche materiali come la pura seta tecnica e il denim giapponese che Zegna porta in azienda colorato di indigo e che viene più volte lavato ad acqua e ad aria fino ad arrivare alle sfumature calde del bianco della lana. Fra le tinte scelte per la prossima stagione ha fatto il suo ingresso nella palette cromatica il «Faggio», che si è aggiunto alle tonalità del lino maturo e al resto delle sfumature neutre: bianco Zegna, giallo Sentiero, blu Sorgente, Sabbia, Castoro, Terracotta, Ortensia, Nero opaco, nomi che evocano i boschi e gli elementi naturali dell’Oasi di Trivero. Un feeling Anni 60 e 70 ha dominato la sfilata in cui gli indossatori, mani in tasca o impegnati a trasportare borse da viaggio in bufalino a due a due, hanno proposto un total look completato da calzature classiche in pelle che hanno spodestato, almeno in questa occasione, le sneakers.

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