Meccanotessile: biellesi in Cina per Itma Asia

Per i costruttori italiani il mercato cinese è la prima destinazione estera

Saranno 52 le aziende italiane che esporranno alla prossima Itma Asia + Citme 2024, che si svolgerà dal 14 al 18 ottobre a Shanghai in Cina: tra queste anche diverse biellesi come Biella Shrunk Process, Bonino Carding Machines, Flainox, Gaudino, Lawer, Roj,Nuova Cosmatex. Con una superficie occupata di circa 1.400 metri quadrati l’Italia è tra i principali Paesi espositori presenti alla manifestazione, come già avvenuto nelle edizioni precedenti.

La fiera rappresenta da sempre la principale vetrina asiatica per i costruttori di macchine tessili. L’Asia assorbe oltre il 50 per cento delle esportazioni mondiali e la Cina è il principale mercato mondiale del settore (il valore del macchinario tessile importato nel 2023 è stato di circa 2,6 miliardi di euro).

Anche per i costruttori italiani il mercato cinese è la prima destinazione estera. Nel 2023 le vendite dirette in Cina ammontavano a 222 milioni di euro. Nei primi sei mesi di quest’anno l’export in Cina è aumentato del 38 per cento, in controtendenza rispetto all’andamento dell’export totale italiano risultato in leggera flessione.

Spiega il presidente di Acimit Marco Salvadè «Ci auguriamo che la ripresa del mercato cinese, osservata in questa prima metà dell’anno, possa rappresentare un primo segnale di recupero per una ripresa più generale della domanda mondiale di macchinario».

Nel corso degli ultimi anni la richiesta da parte delle aziende cinesi si è rivolta a tecnologie in grado di coniugare il risparmio nei costi di produzione e rispetto dell’ambiente, come richiesto anche dai brand e dai consumatori finali. «Il mercato cinese delle macchine tessili si sta evolvendo rapidamente e il livello di innovazione contenuto nella tecnologia richiesta è aumentato in conseguenza della sempre più pressante competizione internazionale che devono affrontare anche le aziende cinesi. A Shanghai i costruttori italiani presenteranno le innovazioni più recenti, necessarie per rendere più efficiente e sostenibile le produzioni tessili».

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