
Economia & Società / Biella
Domenica 24 Novembre 2024
Next generation. Ordini professionali
in cerca di giovani
Convegno I Dottori Commercialisti di Biella a Città Studi (il 29 alle 18) affronteranno il tema, coinvolgendo le categorie degli avvocati, notai e consulenti del lavoro.
L’aspirazione è quella di lavorare sulla “Next generation”, ossia trovare un confronto con i giovani che li aiuti a cogliere messaggi interessanti e soluzioni pratiche che possano rendere le professioni economico-giuridiche più appetibili e in linea con le loro ambizioni.
Per questo in coda all’assemblea annuale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti è stato organizzato un convegno a Città Studi il prossimo venerdì (il 29 alle 18) che tratterà questi temi, coinvolgendo le categorie professionali più vicine fra loro: avvocati, notai e consulenti del lavoro.
«L’attività dei commercialisti ha registrato, negli ultimi anni, significative modifiche connesse a ragioni diverse, dalla trasformazione che la tecnologia ha portato su molte attività alle difficoltà nel seguire una frenetica e costante evoluzione normativa, sino alla mutata esigenza di assistenza richiesta dal cliente» spiega il presidente dell’Ordine di Biella Roberto Cravero. «A tutto ciò, nel Biellese si sommano gli effetti di una contrazione dell’attività produttiva con la conseguente riduzione del numero dei soggetti residenti e la chiusura di molte attività commerciali. Un tale scenario ha contribuito alla riduzione del numero degli iscritti al nostro Ordine professionale e, soprattutto, a una rallentata affluenza di giovani verso la professione».
La forte convinzione è che ogni cambiamento non possa che portare allo stimolo di una promozione della crescita personale e professionale: «Saper lavorare sulla formazione continua e sulla modernità della nostra immagine, aiuta a essere più pronti ad affrontare le inevitabili sfide che attendono la categoria» prosegue Cravero. «In particolare quelle legate all’evoluzione dell’AI, che andrà a modificare in modo sostanziale molti processi della nostra attività. Aumentare l’interazione interprofessionale e collaborare con le professioni a noi più affini per un vantaggio strategico comune, può migliorare la qualità dei servizi e rispondere alle esigenze sempre più complesse del mercato e dei clienti».
Un’analisi parallela la offre anche Franco Enoch, presidente dell’Ordine Legali. La professione di avvocato è divenuta sempre meno ambita, come comprovano le numerose cancellazioni, le mancate iscrizioni all’Ordine dei giovani che pure hanno superato l’esame di abilitazione, la diminuzione degli iscritti al predetto esame e alla Facoltà di Giurisprudenza per il corso di Laurea Magistrale, preferendo a questi percorsi il corso triennale di Giurista d’Impresa.
«Vero è che in Italia gli avvocati, sia in termini assoluti che di raffronto con i dati demografici, sono più numerosi rispetto a tutti gli altri Paesi europei» spiega Enoch. «Rimane comunque evidente la minor attrattiva della professione legata alla ridotta remuneratività soprattutto agli inizi e dell’ampio impegno richiesto e, non ultimo, l’oggettiva perdita di immagine sociale, posto che spesso il ruolo dell’avvocato è inteso solo in termini di contenzioso e non, invece, come difensore dei diritti e della stessa Democrazia».
Le professioni ordinistiche italiane sono dunque dinanzi alla sfida decisiva: coinvolgere e ispirare la next generation, garantendo che i loro valori fondanti restino vivi e rilevanti nel tempo.
Aggiunge Simone Cagliano, presidente dei Consulenti del Lavoro: «Le nuove generazioni non sono solo destinatarie dei nostri servizi, ma sono attori principali della nostra evoluzione. I giovani professionisti portano con sé una visione del mondo impregnata di innovazione, sostenibilità e sensibilità sociale. Il loro coinvolgimento è dunque essenziale non solo per assicurare un ricambio, ma per garantire che la fede pubblica continui a essere riposta nelle mani di chi è capace di coniugare tradizione e innovazione. Così si può rafforzare ulteriormente il ruolo sussidiario delle professioni, con efficacia e ingegno nei contesti economici e giuslavoristici più complessi, mantenendo lo sguardo attento e vigile verso la giustizia e l’equità sociale«.
«Le sfide del futuro richiedono spesso il ricorso a strategie del passato.
In tal senso la via appare chiara» conclude il presidente del Notariato Raffaello Lavioso: «I futuri (e attuali) componenti delle categorie professionali non potranno esimersi dalla conoscenza, confidenza e utilizzo esteso delle nuove tecnologie come l’AI; dalla valorizzazione delle caratteristiche proprie dell’individuo basata su solidi rapporti interpersonali, così come dalla capacità di mostrare empatia, di saper guadagnare la fiducia degli interlocutori e, non in ultimo, dal ricorso abituale alle sinergie interprofessionali che possono garantire un risultato ottimale per i nostri interlocutori».
Nel corso del convegno al quale saranno presenti il ministro Gilberto Pichetto e i rappresentanti dei Consigli nazionali dei Commercialisti e Forense emergerà la volontà di guardare con fiducia al futuro e la convinzione che i valori che le diverse categorie professionali esprimono sono fondamentali, oltre che necessari, anche per la ripresa economico-produttiva del territorio biellese. Solo cercando la risposta nel dialogo interprofessionale e rendendo più palesi le opportunità, la versatilità e l’importanza strategica dei diversi ruoli, si potrà rispondere alle aspettative e alle aspirazioni della next generation mantenendo sui temi di promozione finanziaria, economia sociale, culturale e del lavoro italiano, uno sguardo aperto anche verso l’Europa.
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