Ripensare il futuro: «Serve un territorio che sia attraente»

Dal tessile alla meccanica: «Abbiamo un tessuto imprenditoriale solido, ma formazione e ricerca di personale sono temi urgenti»

Assumere e trattenere persone valide in azienda, prendersi cura dei dipendenti, cambiare davvero le politiche aziendali su stipendi, formazione, conciliazione dei tempi di lavoro e famiglia. E’ un terreno accidentato quello sul quale si muovono le aziende per far quadrare gli organici. Il mercato del lavoro, a causa del basso tasso di disoccupazione (in Piemonte il 6,2 e quello giovanile al 20,3% con una difficoltà di reperimento che supera il 52% delle entrate previste) patisce la denatalità e l’innalzamento dell’età dei lavoratori.

A Città Studi venerdì 15 e sabato 16 novembre andrà in scena l’edizione 2024 di Wooooow!Biella, il salone che propone eventi, incontri e workshop, pensati per offrire agli studenti delle scuole medie e superiori, ma anche alle persone in cerca di occupazione, una panoramica completa sulle opportunità educative e lavorative del territorio.

Il format ha il sostegno della Regione Piemonte, ed è organizzato da Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale, Giovani Imprenditori Cna Biella, BiYoung e Scuole Biellesi in Rete, con la partecipazione di Iolavoro e Obiettivo Orientamento Piemonte, promosso da Agenzia Piemonte Lavoro, ente strumentale della Regione, dedicato chi è in cerca di occupazione, aziende, agenzie per il lavoro, recruiter e professionisti.

Una riflessione si aprirà in un talk moderato da Luca Murta, imprenditore, vicepresidente del Gruppo Giovani Uib e vicepresidente di Biella Next (società del basket giovanile) con il giornalista Alessandro Alciato, Luca Nobili di Bottega Verde e past president di BIYoung e Francesca Di Dio Busa, ceo di Sisav nonché vicepresidente Uib all’Education.

La due giorni a Città Studi vuole essere un’opportunità per chi deve scegliere il proprio futuro ma anche per chi quel futuro vuole consolidarlo e garantirlo alla propria azienda, con figure preparate. Un problema che oggi si rileva in tutti i settori.

«A Biella c’è un tessuto imprenditoriale solido ma la ricerca di personale è un tema urgente» spiega Francesca Di Dio Busa «Siamo un’azienda tecnico/tecnologica e pure l’elettronica sta vivendo momento critico per le risorse umane. E’ un anno esatto che stiamo cercando una figura da introdurre nell’organico, abbiamo provato diverse strade senza successo eccetto trovare tecnici che provengono da aziende molto grandi e che poco hanno a che vedere con le dimensioni e la disponibilità di una pmi come la nostra. Diventa quindi importante anche la formazione di nuove risorse. Per questo stiamo immaginando iniziative di dialogo con le scuole, per promuovere un’offerta formativa mirata, che comprenda non solo la filiera tessile, da cui dipende buona parte della manifattura biellese, ma anche quella meccanica ed elettronica. L’automazione sarà sempre più presente nelle aziende di ogni comparto. L’aggiornamento sui nuovi processi che permettono di diminuire il numero di persone con certe mansioni, passa per le figure specializzate».

Si deve dunque partire dalle medie inferiori e arrivare fino agli Its e all’università? «I giovani talenti sono una priorità e come vicepresidente all’Education sto lavorando con il Gruppo Giovani, non a caso, su Wooooow. L’Uib è da sempre impegnata sul tema dell’attrattività delle imprese e del territorio che è seguito da Francesco Ferraris, past presidente del Ggi. Pensiamo non solo a chi vuole restare ma anche a chi si trasferisce all’estero per studio o per lavoro e poi vuole tornare: ci devono essere servizi, trasporti, proposte valide. Questo è il grande tema da condividere tutti insieme».

Luca Murta, amministratore di Avos e Cappellificio Biellese 1935 aggiunge: «Anche lo sport può essere un elemento attrattivo, non ci mancano le diverse discipline e un numero di impianti adeguati. Per la fascia universitaria e per i giovani che già lavorano, proprio lo sport può creare in chi lo pratica competenze orizzontali che le aziende apprezzano: insegna ad adattarsi ai contesti che cambiano, apre a una visione che spazia su più fattori a seconda del momento».

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