Semestre positivo per il Gruppo Zegna

I ricavi sono aumentati del 6% per un turnover complessivo di 960,1 milioni di euro

Semestre positivo per il Gruppo Zegna. Nel primo semestre i ricavi preliminari sono aumentati del 6 per cento a cambi correnti e dell’8 per cento a tassi di cambio costanti (-2,7 per cento su base organica escludendo l’integrazione di Tom Ford Fashion e il buy-back del business Koreano per Thom Browne e Zegna) per un turnover complessivo di 960,1 milioni di euro. Nel secondo trimestre il fatturato ha raggiunto i 497 milioni di euro, in crescita del 4,7 per cento anno su anno e -0,4 su base organica.

«Nel primo semestre» commenta Gildo Zegna, presidente e AD del Gruppo Ermenegildo Zegna«il marchio Zegna ha continuato a registrare una crescita solida trainata dal canale Dtc, in crescita a doppia cifra in Emea e negli Stati Uniti. Questi risultati confermano che stiamo portando avanti con successo l’evoluzione di Zegna». Per quanto riguarda Thom Browne «ci stiamo concentrando su progetti strategici per far emergere tutto il potenziale del brand. Lo scorso show di Parigi dedicato alla collezione couture ha confermato lo straordinario talento di Thom» ha aggiunto Gildo Zegna sottolineando poi «per Tom Ford Fashion abbiamo appena comunicato che Peter Hawkings non ricopre più il ruolo di direttore creativo del marchio e il suo successore verrà annunciato al più presto. Considerando la prossima fase di sviluppo del brand, sono oggi ancora più ottimista sull’incredibile potenziale di questo business».

Entrando nel dettaglio, nella prima metà dell’anno, l’area Emea ha registrato ricavi pari a 336,6 milioni di euro (+4,3 per cento a tassi correnti e -1,5 organico), rappresentando il 35 er cento dei ricavi del gruppo. In volata le vendite nelle Americhe che rappresentano il 26 per cento dei ricavi totali: +29,4 a tassi correnti e +6,7 organico per un turnover di 246 milioni di euro, una performance sostenuta dall’incremento a doppia cifra di Zegna e una solida performance di Tom Ford Fashion.

Debole invece il risultato dell”area Greater China: i ricavi sono scesi a 266,3 milioni di euro (-13,2 per cento YoY e -11,7 organico).

Come sottolinea la nota del gruppo, la performance è stata “impattata da una fiducia dei consumatori ancora debole, con Zegna che continua a sovraperformare nella regione”. I ricavi nel resto dell’Apac sono cresciuti a 110 milioni di euro (+33,8 per cento YoY e +5,4 organico), trainati dalla solida performance organica a due cifre nel mercato giapponese compensata dalla performance degli altri mercati della regione.

Sul fronte dei marchi, da segnalare la performance del main brand Zegna che nel primo semestre ha registrato un turnover di 566,1 milioni di euro, in progresso del 4,6 per cento anno su anno (+5,9 organico) grazie alla crescita definita “robusta” degli Stati Uniti e dell’area Emea. Per quanto riguarda la Greater China, il gruppo ha segnalato che le vendite sono rimaste “in linea con il primo trimestre del 2024 (negativa a una cifra) in un contesto sempre più difficile per il settore”.

Nel primo semestre del 2024, i ricavi del settore tessile sono stati pari a 71,8 milioni di euro rispetto (-1,7 per cento YoY e -0,6 organico), con un secondo trimestre “sostanzialmente in linea con il Q1”. Gli altri ricavi, che includono principalmente i ricavi per marchi terzi, sono stati pari a 7 milioni di euro rispetto ai 17,7 milioni di euro del primo semestre del 2023 (-60,4 per cento YoY e -32,9 organico), “a causa della cessazione della licenza di distribuzione Tom Ford International per i prodotti Tom Ford 4 , a seguito dell’acquisizione di Tom Ford International LLC avvenuta il 28 aprile 2023”, precisa la nota del gruppo.

Ancora in difficoltà il marchio Thom Browne. Nel primo semestre i ricavi sono stati pari a 166,9 milioni di euro (-19,7 per cento YoY e -27 organico). La performance del secondo trimestre (-7,2 per cento YoY e -17,8 organico), “ha riflesso la continua razionalizzazione del business wholesale, solo in parte controbilanciata dal miglioramento delle performance Dtc e da una base di confronto meno impegnativa. Il brand – aggiunge la nota – ha continuato a registrare risultati solidi in Giappone, compensati da un calo nel Greater China, Emea e nelle Americhe, anch’essi impattati dalla decisione di razionalizzare il business wholesale”.

Il gruppo si è detto cauto per l’anno in corso. «Siamo consapevoli che il 2024 rimarrà un anno impegnativo» spiega Gildo Zegna «motivo per cui abbiamo lavorato su iniziative di contenimento dei costi per il gruppo. Questo non ci impedirà di continuare ad agire con perseveranza e fermezza, uniti a lungimiranza e una chiara visione per raggiungere i nostri obiettivi di lungo termine».

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