Economia & Società / Biella
Martedì 09 Luglio 2024
SizeYou, le misure prese con due clic
Grazie all’intelligenza artificiale, l’app di I-Deal che legge i volumi del corpo umano attraverso l’immagine ripresa dal telefono, ha avuto grande successo all’evento globale Collision 2024 di Toronto
L’Intelligenza Artificiale rivoluziona la raccolta delle misure del corpo umano con SizeYou. L’app progetta a Biella da I-Deal, inizialmente per aiutare le aziende di abbigliamento nelle vendite on line, è stata una fra le 10 novità scelte da Ice per Collision 2024, evento mondiale che si è svolto a Toronto nei giorni scorsi. Esiste infatti una forte domanda di soluzioni al problema delle misurazioni in numerosi settori: medicale, wellness ed estetica, sport, ergonomia, protezione dei lavoratori, abbigliamento, gaming e virtual reality. E la tecnologia SizeYou è stata sviluppata per rispondere alla domanda. Sul telefono viene installata l’app addestrata a interpretare le immagini e a trasformale in centimetri, creando un «avatar» tridimensionale che risponde con precisione e ripetibilità al soggetto umano. Alternativa all’avanguardia alla raccolta manuale delle misurazioni e ai costosi body scanner, la tecnologia è coperta da un brevetto internazionale di I-Deal, con un particolare focus sulla protezione della privacy. Unica sul mercato, l’app analizza le immagini raccolte con due scatti (schiena e profilo), dove non appare mai il volto, così da preservare l’identità della persona ed essere in linea ai fini della protezione dei dati anche in settori in cui non sarebbe possibile agire diversamente.
«A Toronto erano presenti pochissimi italiani e noi eravamo tra quelli, grazie al sostegno di Ice. Siamo stati selezionati a monte dall’organizzazione di Collision 2024 perché non erano presenti soluzioni alternative alla nostra. La conferma dell’originalità di SizeYou era stata anticipata dalla concessione del brevetto negli Stati Uniti, in Cina e in Russia (depositato in Europa, negli Emirati Arabi, in Brasile e Australia). La concessione implica infatti che, dopo un’attenta verifica, si possa stabilire che non esistono progetti analoghi negli stati in cui viene effettuata la richiesta» spiega Alessandro Canepa, fondatore di I-Deal.
L’investimento, da quando la tecnologia è stata concepita fino a oggi. è stimato in poco meno di 3 milioni di euro. Per trovare i finanziamenti necessari, i-Deal è stata sostenuta dal primo round di investimento concluso con successo nel 2021, dall’autofinanziamento e dal sostegno degli istituti di credito che hanno creduto al progetto, oltre che dai fondi del programma europeo di ricerca Horizon 2020.
SizeYou ha un uso versatile: può essere utilizzato dai pazienti a casa per il monitoraggio remoto. Ha una precisione basata sull’IA addestrata internamente che può ottenere oltre il 97 per cento di successo già al primo tentativo, in diverse condizioni di sfondo, luce e con differenti device. Ma soprattutto riduce i tempi di misurazione di oltre l’80 per cento rispetto all’elaborazione manuale e in presenza.
«La prima versione di SizeYou si basava su formule matematiche sviluppate in maniera tradizionale. L’intelligenza artificiale ora interpreta le immagini in tempo reale, riconosce la presenza di un essere umano, previene l’inquadratura del viso, indica la posizione corretta per ottenere le misure e quindi effettua autonomamente lo scatto» prosegue Canepa. «Successivamente genera l’avatar 3D del corpo». Per «addestrare» il sistema è stato creato un dataset che ha richiesto oltre due anni di lavoro. Con la collaborazione degli utenti di palestre e piscine, sono state catalogate migliaia di misure di un campione di soggetti che rappresenta tutte le corporature, dalla base del collo fino al polpaccio, passando per spalle, fianchi, altezza.
«Durante Collision, abbiamo avuto modo di verificare nel nostro piccolo, il posizionamento favorevole e unico di SizeYou rispetto all’offerta, dimostrando che anche una Pmi italiana può essere competitiva. Ora dobbiamo sfruttare rapidamente il momento favorevole e la nostra unicità. L’autofinanziamento consente una crescita lenta e sarebbe un peccato perdere questa occasione».
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