Stellantis investe 38 milioni di euro per le auto elettriche nello stabilimento ex Lancia di Verrone

Stellantis investe 38 milioni di euro nello stabilimento dell’ex Lancia di Verrone per la realizzazione di componenti delle auto elettriche basate su piattaforma Stla Small. Saranno 56 macchine utensili che produrranno i componenti: i lavoro sono già iniziati da qualche settimana, 6 macchine sono in fase di installazione.

I componenti che saranno prodotti nello stabilimento di Verrone sono essenziali per la costruzione di moduli di propulsione elettrica (Edm), attualmente prodotti in vari impianti del gruppo in Europa. L’avvio della produzione è previsto per la fine del 2027. Obiettivo dell’impianto è produrre a regime oltre 400 mila pezzi all’anno.

«Siamo orgogliosi di questo investimento» afferma Jean Philippe Imparato, responsabile Europa di Stellantis «perché è in sincronia con le altre attività che stiamo sviluppando in diversi mercati europei del gruppo per proiettarci nel futuro, e ribadisce ancora una volta le competenze professionali e l’impegno delle persone che lavorano in tutti gli impianti italiani di Stellantis, senza distinzione tra produzione di autovetture, veicoli commerciali, componenti, motori e cambi. Si può fare, tutti insieme, e noi lo stiamo dimostrando».

Al maxi investimento non sono mancate le prime importanti reazioni politiche.

«Stellantis investirà 38 milioni per lo stabilimento di Verrone ed è sicuramente una buona notizia che rappresenta un segnale importante in questo momento particolarmente delicato per il settore dell’auto, disegnando anche una prospettiva pluriennale che rende il polo produttivo del biellese centrale negli scenari di crescita della produzione dell’auto elettrica. Dopo l’annuncio dell’arrivo del secondo modello a Mirafiori a novembre, dell’assunzione di cento ingegneri e la crescita della linea dei cambi e dell’hub del riciclo, si tratta di un ulteriore tassello del piano di rilancio che ci è stato presentato da Stellantis nelle scorse settimane, di cui ascolteremo i dettagli nell’audizione di Elkann mercoledì alla Camera, e che continuiamo a monitorare nella sua applicazione affinché, dai fatti, arrivi la conferma che davvero ci troviamo di fronte a una nuova fase, nella quale l’Italia, Mirafiori e gli altri stabilimenti piemontesi siano protagonisti di investimenti e rilancio produttivo per garantire crescitadi volumi e tutela dei posti di lavoro» dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

«Accogliamo con grande favore l’annuncio dell’investimento di 38 milioni di euro da parte di Stellantis per lo stabilimento di Verrone, un segnale positivo che conferma il ruolo centrale del Biellese nello scenario produttivo automobilistico del futuro. In un momento particolarmente delicato per il settore dell’automobile, questo investimento rappresenta non solo un sostegno concreto all’occupazione locale, ma anche un passo fondamentale nella direzione della valorizzazione del patrimonio produttivo e del capitale umano presente. L’investimento in questa area conferma l’importanza del nostro territorio nelle dinamiche produttive che vedranno la nostra Regione protagonista della sfida dell’evoluzione industriale, come istituzione siamo pronti a supportare e a vigilare perché questo piano si concretizzi» afferma Elena Chiorino, vicepresidente e assessore al Lavoro della Regione Piemonte.

«Il progetto, che punta a rendere Verrone un polo di eccellenza per la produzione di componentistica per le motorizzazioni elettriche della piattaforma STLA Small, costituisce una tappa fondamentale per il rilancio industriale del Biellese e per la valorizzazione della filiera piemontese dell’automotive perché tutela non solo i livelli occupazionali esistenti, ma apre prospettive di crescita e innovazione. Il nostro impegno è di continuare a sostenere questi percorsi di sviluppo, favorendo l’attrazione di nuovi investimenti, la riqualificazione delle competenze e la promozione di un tessuto industriale all’avanguardia» conclude l’assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano.

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